OcchiO per OcchiO
di
Giancarlo Varagnolo
Atto unico in quasi 6 scene da far recitare a ragazzi/e.
Personaggi:
Bi-occhio
Cum-panis
Giuditta
Libeccio
Far-ah-Butt
Pluvial
Kiklope
Banditore
3 Carovanieri
3 Marinai
6 Predoni
9 Indigeni
7 Comari = 8 Danzatrici
Mercanti
"Monocoli"
[Poiché non tutti compaiono nello stesso momento in scena, si può assegnare più parti a un medesimo attore.]
Scena 1^
Piazza di mercato: bancarelle; lo sfondo è con case, palazzi, cielo. Un rialzo (catasta, ...) per Bi.
Dalla platea le COMARI entrano cantando ed aprono il sipario sulla Piazza del Mercato (ove gli attori restano immobili).
COMARI = He hò He hò
andiamo al mercà
qualcosa di sicuro si comprerà
Andiam andiam
la spesa presto a far
le sporte nostre presto si riempiran. [Si apre lento il sipario]
He hò He hò
andiamo a comprar [flauti, suonati dai MERCANTI]
Ho hò Ho hò
c'è merce in quantità
i soldi certo non ci basteran
Però però
a casa tornerò
con tutto quello che comprar potrò! [flauti - pantomima a soggetto con musica che sfuma]
BI-OCCHIO [annoiato, si porta alla ribalta, siede sul rialzo] = Vdete!? La Piazza del Mercato: il cuore, lo stomaco, l'orecchio, la lingua della città: Tutto quel che vi occorre o che i vostri soldi possono comprare per capriccio, lo trovate qui. Qui incontrerete certamente qualche amico o parente. Ma il bello del Mercato è che le novità, le notizie, i pettegolezzi sono le merci più ricercate. [vedendola arrivare:] Buongiorno, donna Giuditta, come ve la passate?
GIUDITTA = Buongiorno, Bi-occhio. Che volete: la va come la va! Sapete, proprio ieri ... [bisbiglio a soggetto, indi:]Eh, così vanno le cose del mondo! E voi? Nulla!? Arrivederci.
BI = Arrivederci! Buona giornata! [a parte] Buoni pettegolezzi! Ma quello è ... Ehilà, compare Libeccio! Come state?E' da tanto che non vi si vede.
LIBECCIO = Bi-occhio! Che fai? Nulla, come sempre?!
BI = Oh che ne sai tu!? Cerco l'occasione buona per far soldi senza sudare troppo. E tu? Com'è che non t'ho più visto da mesi e mesi?
LI = I miei commerci m'hanno portato un bel po' in giro per il mondo.
BI = Ah sì!? Racconta racconta: che hai visto di bello? che hai conosciuto di nuovo? che hai mangiato di buono?
LI = Ne avrei delle cose da raccontarti, ma ho i miei affari da sbrigare. Non sono uno zuzzerellone come te!
BI = Ma dai, qualcosa me la puoi anticipare. I tuoi affari possono attendere qualche minuto! Racconta.
LI = Ora no, vieni domani sera a casa mia.
BI = Oh non posso aspettare fino a domani! Dimmi almeno la cosa più bella, più strana, più meravigliosa, più buffa, più preziosa, più gustosa, più ...
LI = Più più più ... Uffa! Sta' zitto: fammi parlare!
BI = Yes! [gesti ti tapparsi la bocca e zittire]
LI = Penso ... credo che la più straordinaria sia stata l'incontro con gli Occhiounico: i Monocchi.
BI = I ... che cosa?
LI = Gli uomini con un occhio solo!
BI = I guerci, gli orbi di un occhio [si copre un occhio con la mano] che hanno di fantastico!? Ce ne sono tanti anche qui.
LI = Ma che hai capito?! Nascono con un occhio solo, bello grande, proprio qui in mezzo alla fronte.
BI = Qui?! [gesto] E il resto? Come sono?
. LI = Normali, come noi direi. Oh, ma basta, devo proprio andare ora. A domani.
BI = Aspetta ... Dimmi: dove vivono?
LI = Al di là del Deserto, oltre il Mare, attraversata una fitta foresta troverai la terra dei Monocchi. Ciao! A domani.
BI = Va bene, a domani; ciao. [fa passi avanti e indietro gesticolando in modo da ar capire che pensa ai Monocchi] Mah sì, che idea! Se porto qui uno di questi uomini con un occhio solo, la gente sarà curiosa di venirlo a vedere, pagherà per vederlo, ed io seduto, senza troppo faticare, guadagnerò un bel po' di soldi: Io vado; andiamo! [canta:]
Oh quanti bei soldini tutti per me
oh quanti bei soldini!
Con un dall'occhio solo li farò
con un dall'occhio solo.
Me ne prenderò uno tutto per me
me ne prenderò uno.
Coro = Ma dove lo vai a prendere, si può aper
ma dove lo vai a trovare?
BI = Oltre la sabbia, il mar e la foresta è lì che lo troverò, siatene certi.
Coro = Ne vogliamo vedere uno come l'è
ne vogliamo vedere uno.
BI = State pur certi che ve lo porterò
state pur certi;
State pur certi che qui lo porterò,
arrivederci!
[si cambia scena a vista; preparativi per la partenza: 3 cammelli, 3 portatori, dune - da un lato si toglie, dall'altro si introducono i nuovi elementi.]
Scena 2^
Due o tre dune, una palma a lato; sfondo giallo con cielo smagliante. (Due cammelli grandi e uno piccolo, bidimensionali.)
CUM-PANIS = Mannaggia quanta polvere ... [tossisce]
BI = Cum-panis bello mio! Che credevi che il deserto fosse un salone di ricevimento pulito pulito?
CU = Ho la gola secca secca [raschio]; ho sete ...
BI = E bevi!
CU = Acqua?
BI = Ah Cum-pa' ...! Cosa vuoi: una birra gelata, o una aranciata fredda con ghiaccio, o uno sprittizt?! Ma fammi il piacere!
CU [dopo aver bevuto dalla borraccia] = Come si suda! Son tutto bagnato. Se avessi saputo ...
BI = Se-l'avessi-saputo non ti avrebbi portato con me!
CU = ... avrei ...
BI = Che hai?
CU = No, dico, "avrei" non "avrebbi".
BI = Avrebbi che ...? Ma va' ...
CU [asciugandosi il sudore vede comparire] = Bi-occhio, Bi-occhio: i prepré ... i prepré ...
BI = I tatatà! 'Nata vota mò!
CU = I predoni!! [i CAMMELLIERI scappano]
FAR-AH-BUTT [comparendo da dietro na duna] = O la borsa o la vita!
PREDONI [uscendo da ogni dove] =O la vita o la borsa!
CU = O la corsa o la ... [cade in ginocchio]
FA = Bene!
PRE = Bravo!
FA = Bis! [a Bi] In ginocchio!
BI = Mai! Non mi inginocchierò mai davanti a un farabutto!
FA = Ah, vedo che sai già il mio nome!
BI = Non sei il primo farabutto manigoldo bandito tagliaborse predone brigante rapinatore ...
FA = Basta così
BI = ... che incontro. [estrae spada e pugnale]
FA = Vuoi lo scontro? E sia! [Combattimenti fra i due con accompagnamento musicale: pantomima-balletto; eventuali distici e/o esclamazioni d'incitamento]
CU [approfittando del fatto che i predoni sono concentrati nello svolgimento del duello, li tramortisce uno ad uno con un randello - ad ogni caduto fa segno con le dita del numero, gongolando sempre più (i predoni colpiti, girando come una trottola, escono di scena)]
FA [fermandosi sbuffando] = Non male per un novellino!
BI = Pisellino sarai tu! Ti arrendi?
FA [sghignazzando] = Prima devi vincere me e poi ci sono i miei fedeli compagni.
BI = Dove sono questi tuoi "fedeli" ...?
FA [si gira, trovandosi di faccia con Cu con il randello già alzato] = Oh! Maledizione!
CU [al rallentatore, rullio di tamburi e colpo piatti come per un numero del circo; colpisce] = Fine! [getta il randello e si spolvera le mani] Anche questa è fatta.
BI = Complimenti, Cum-panis!
CU = Non faccio per vantarmi ... [mostra i bicipiti, ...]
BI [gesto di impazienza, poi] = Accampiamoci in questo posto sicuro, è quasi sera ..
CU = E si mangia ... e si riposa. [escono con i cammelli, e rientrano subito con le coperte; le luci si smorzano: è notte]
BI = Mettiamoci a dormire qui.
CU [segue, pancia in avanti che si liscia pulendosi i denti con uno stecchino] = Aah! ci voleva proprio una buona mangiata! [si sdraiano]
BI = Buona notte!
CU [alzandosi a sedere] = Come "buona notte"!? E la fiaba?
BI = Come sarebbe "la fiaba"!?
CU = La nonna me la racconta sempre, ogni sera.
BI = Ma-va'-là! Anche quando torni a casa ubriaco?
CU = No-o. Siccome vedo doppio, però, allora io me la racconto a me da me solo, perché sembra che siamo in due: io e ... me.
BI = Mah! Buonanotte; io non sono tua nonna!
CU = Per piacere! Una sola; piccola piccola. Per piacere!
BI = Aah, Cum-panis, quanto rompi!
CU = Allora!? Una, piccola?
BI = Siiì. Dunque: un giorno una volpe invitò a ...
CU = Com'era questa volpe?
BI = Come era questa volpe?Che ne so! Una volpe ... con la coda, le orecchie [gesto], ehm ...
CU = Era vecchia? Giovane; carina; antipatica ...
BI = Ma che ne so! Era una volpe! [alzandosi a sedere, si agita, spalle al pubblico; poi, mostrando il disegno di una volpe] Eccola qua. Ti va bene?
CU = Oh, che bel disegno! Oh, che bella volpe!
BI = Posso continuare?! Allora: un giorno una volpe invitò a pranzo una cicogna ...
CU = Com'era questa ...
BI = Booono! [girato disegna] Eccotela qua!
CU = Beeeellaa ...
BI = Ssst! Un giorno una volpe invitò a cena una ...
CU = A pranzo. Avevi detto "a pranzo".
BI = Pranzo o cena: che differenza fa?!?
CU = Fa ... fa ...
BI [irritato] = ... a pranzo! una cicogna [mostra il disegno], dandole da mangiare una minestra liquida in un piatto ... così [mostra il foglio in orizzontale] come quello delle pizze! e ... aspetta che ti faccio l'ultimo disegno, poi te ne stai zitto buono fino alla fine ... altrimenti ... [brandisce il randello] Dunque ... Pronti? Via! "Monna Volpe un bel dì ..." [recita la poesia - v. appendice - mostrando via via i disegni. CU s'addormenta; buio - cambio di scena. Canzone marinara in crescendo man mano che torna la luce. Prua della nave, poi tutta]
Scena 3^
Sfondo di cielo blu, profilo di nave con praticabili per avere almeno due livelli, onde in proscenio.
CU = "Son marinaio, marinaio della marina e porto le navi in ... indovina!"
MARINAI = "Mare mare, mare mare oh! Mare mare, mare mare oh! Acqua di qui, acqua di là! Mare mare mare non mi affogar!"
BI = "Partono bastimenti per terre assai lontane, senti? Son risa e canti: sono portoricane; ..."
TUTTI = "Guarda il mare quanto è bello, ispira tanto sentimento ..." [tuono]
CU = Mamma mia bella, che è?
BI = Ammainate le vele! Tendere il sartiame! Barra a babordo! Alla via così! Prua al vento! [azioni a soggetto - esclamazioni varie. Lampi e tuoni ]
CU = Mamma mamma [vomita fuori murata] papà; mamma mammma [rigurgita] papà. Mamma mamma ... mammma mammmma ... [conato] papppà.
BI = Coraggio, vecchio mio, il peggio è passato. Poggia a tribordo, nostromo!
MARINAI = "Fischia il vento, urla la bufera, barca vecchia ma bisogna andar; frangi l'onda e in cuore spera che il sole ritorni a rischiarar."
CU = "... rischiarar ..." [conato] Papaaaà.
BI = Lasca le cime! Issa ... [la nave esce di scena, dal lato opposto "entrano" gli alberi che si dispongono a scacchiera]
Scena 4^
Alberi, monti e cielo nello sfondo. Nove alberi bidimensionali sono portati dagli indigeni che si dispongono (dal fondo) in tre righe: due, tre, quattro a scacchiera. Con l'arrivo delle Danzatrici anche una capanna (e mezza) sempre bidimensionale, ad un lato.
[Suono di tamburi; da dietro gli alberi compaiono le facce degli Indigeni, che scompaiono quando:]
CU [inizia a parlare fuori scena] = Mannaggia mannaggia: mi tremano ancora le gambe. [starnutisce]
BI = "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura ..." Questa non è poi così scura e la via la sappiamo. Avanti! [dà una pacca sulla schiena a CU, che barcolla]
CU = Piano, capo, che ho ancora il mal di mare! [starnuto]
BI = Forza e coraggio, Cum-panis! L'ultimo tratto di strada e poi ... [gesto: soldi]
CU = E poi ...? [barrito] E po-poi? [ruggito] E ...[cacofonia di versi di animali - pausa - trilli di uccelli; pantomima di paura-sorpresa a soggetto] Voglio la mamma!
BI = Sssst! [riprende, cadenzato, il suono dei tamburi]
CU = Senti come mi batte il cuore.
BI = Sst! Ma che cuore: sono i segnali con i tamburi degli abitanti della foresta.
CU = Siamo morti!
INDIGENI [appaiono tutti insieme, all'unisono:] = Quasi!
CU = Oddio addio!
BI = Sorbole!
PLUVIAL = "Chi lascia la strada vecchia per la nuova, se quel che lascia ma non sa quel che trova."
IND [unisono] = Bene, bravo, giusto!
BI = Qui ... "O la va o la spacca".
IND [c.s.] = Bene, bravo; si vedrà.
PLU = "Aiutati che il ciel t'aiuta."
BI = "La speranza è l'ultima a morire."
CU = "Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino."
PLU & BI [insieme]= "Chi non rischia non rosica!"
IND = Bene, bravi! Alé ohò, alé ohò!
PLU & BI [si stringono la mano].
CU = Ok. Ma vogliamo arrivare al dunque?
TUTTI insieme = Di che? [alla stizza di CU:] "la calma è la virtù dei forti."
CU = Insomma! Siete amici o [gesto alla gola] nemici?
IND = "Aggiungi un posto a tavola se c'è un amico in più, sposta un po' la seggiola ..."[viene cantata tuta; movenze]
CU = Ma allora anche si mangia!
BI = "Non dire quattro se non l'hai nel sacco."
PLU = "Chi ben incomincia, è a metà dell'opera."
BI = "Non fare i conti prima dell'oste."
CU = "A caval donato non si guarda in bocca."
BI = "Chi si accontenta, gode."
DANZATRICI [entrano e ballano il "Ballo del quaquà"]
CU = Belle!!
BI = "Moglie e buoi dei paesi tuoi:"
CU = "Meglio una papera oggi che una gallina domani."
PLU = .. "un uovo" oggi che ...
CU = Ma che uovo! Voglio la coscia.
BI = Cum-panis! "Un bel tacer non fu mai scritto."
DAN = Il pranzo è servittto!
CU = Veramente è ora di cena.
BI = "A Roma comportati da romano."
PLU = "E chi non mangia con me, peste lo còlga."
CU = "Pancia mia fatti capanna!" [la scena si oscura, note di valzer de "La vedova allegra",voci: "Brindiam ..."; gli "alberi" si ritirano, meno uno a lato da dove rientrano BI & CU]
SCENA 5^
Piazza del Mercato in qualche modo diversa dalla precedente.
CU [stonato e maldestro] = "Brindiam brindiamo dai colmi calici ..." Itch! "Questo è il ballo del quaquà, quanto ridere mi fa ah ah ah àh".
[Si appresta il mercato, via l'albero, non si vede nessuno.]
BI = Eccoci arrivati al fin del nostro viaggio!
CU = E' questo il paese dei [mano su un occhio[] orbati?
BI = Monocchi: un solo occhio ... qui [si tocca la fronte]. Sarà la nostra fortuna. Or noi con abile scioglinguagnolo di parole incantatrici invaghiremo alcun monocchio meco venire ... E allor la cornucopia di ...[gesto con le dita di soldi]
CU = Bi-occhio! Ma che lingua è questa? La parlata dei Molocchi forse è?
BI = No, Cum-panis diletto: è la gioia che mi rende lirico. [con tono da lestofante:] Capisci?! Ognuno di questi Monocchi vale tanto oro quanto pesa. Di più, di più. Noi lo prendiamo e lo portiamo a casa nostra e lo faremo vedere nelle fiere di paese alla gente [dimostra]"Si'ori e si'ore, spettabile pubblico, siamo lieti qui venuti perché con i vostri occhi tocchiate con mano una delle diciassette meraviglie della natura: il mono - uno - occhio! che noi, servi vostri, prelevammo dal di lui paese d'origine. Affrettarsi alla cassa, solo un soldo, un soldo solo per vedere ... la stranavagante ... crea ... tura [un MO è alle spalle di CU, gesti per farglielo capire].
CU = Ho capito: questi gesti sono per farsi capire dai sordi. [gira la testa e:] Un coso! Un cosocchio!! [si getta fra le braccia di BI]
KIKOPLE [anche lui sorpreso e un po' intimorito] = Chi voi essere? Mi Kiklope, tu? Tu nome?
BI = Mi chiamo Bi-occhio.
KI [a CU] = Tu chi tu?
CU = Mi no tuchi no. E' stato lui che mi ha portato qui. Io mi non ho tuccato nulla. L'è sta lù.
BI = Vile meschino infingardo! Io che ti volevo far diventare ricco, per pura onorata amicizia, così mi svillaneggi e m'abbandoni nel momento del bisogno!?
KI [rincuorato] = Ma lei parla la mia lingua?
BI = Beh, certo.
CU = Veramente è lei tu che parla la nostra.
KI = Che sia la mia o la vostra, poco importa: l'essenziale è che ci si capisca, nevvero?
BI & CU = Direi di sì. Sì.
KI = Qual buon vento vi porta in queste contrade?
BI = Veramente ... dovremmo fare alcune cosette ...
[entrano in scena "a fluire" i MO, iniziano le loro attività ma guardano anche curiosi i due forestieri]
CU [volendosi dare importanza] = Sì; vede, buonuomo ... Lei è un uomo, vero? Vede ... Ci vede con quel ... vero? [cenni affermativi di KI] Bene! Lei deve sapere che: se noi, io e il mio grandissimo amico qui presente Bi-occhio, potessimo portare lei, proprio lei o un suo amico, a [città dove si rappresenta la commedia] , ma lo sa, ma lo sa quanti soldi ci guadagneremmo?
BI = Taci!
CU [a parte] = Ma non sono mica scemo a dirgli esattamente quanto![segno soldi; gesto: lascia-fare-a-me; poi a KI:] Lei certo vorrà sapere ...
KI = ... come guadagnare tanto denaro portando me nel vostro paese?
CU = Bene! Vedi, ehm, che ci capiamo. Allora, punto primo: ma ti sei mai visto?Dico: allo specchio, in una pozzanghera, ...E i tuoi amici, li hai guardati bene? Trovato niente di strano? [al diniego di KI] Nooo!? Ma non vedi niente di diverso fra me e te? [a soggetto sulle reali differenze dei due attori: altezza, corporatura, ...] Ma no, benedetto il mio pappocchione! Capisco che due occhi vedono meglio di one, ma guarda qua [mostra gli occhi] ; t'è capì?!
KI = Oh sì, hai l'occhio più piccolo del mio!
CU = Non lo occhio, gli occhi: plurale, due!
KI = Hai ragione, che sciocco. Scusami.
CU = Non c'è di che. Così se vieni via con noi ...
BI [intromettendosi, con voce melliflua] = Al nostro paese, al di là della foresta, del Mare, del Deserto, sarai una rarità: tutti vorranno venire per vederti e ehm, conoscerti.
KI = Ma se dobbiamo offrire noi almeno una tazza di tè a tutte queste persone in visita di cortesia, saremo noi a perdere soldi e non a guadagnarne.
CU = Oh, la mia anima candida! Ma noi che si fa? [declama:] Vuoi vedere il signor ..., ?
KI = Kiklope Caramella.
CU = Kicone Rotela, con il suo bell'occhione? Sì!? Bene: sgancia!
KI = Sgancia?
CU = Ma sì: paga! Compera il biglietto d'ingresso alla sala dove ci sarai tu - posso darti del tu, socio? - a farti ammirare: una delle stranezze ...
BI = ... delle rarità squisite di questo pianeta!
CU = Amen. [gli altri MO si avvicinano interessati]
KI = Però! Ma siete sicuri che funzionerà? Che la gente pagherà per vedere uno ... diverso?
BI & CU = Certissimamente. Sicuro.
KI = Allora ... [guarda le occhiate meravigliate dei suoi compaesani] allora ...
BI & CU = Allora...?
KI = Allora non si potrebbe ... [si avvicina e bisbiglia ai due].
BI [esterrefatto] = Noo!
KI = Ma perché?
BI = Perché no! [sulla musica di "Vengo anch'io", parapiglia in scena, sul quale lento si chiude il sipario.]
Scena 6^
Sipario chiuso.
[Non appena il sipario è chiuso, esce un MO-banditore, che zittisce il pubblico e :]
BANDITORE = Si'ori e si'ore, spettabile pubblico, siamo lieti qui venuti perché con il vostro occhio possiate ammirare una rarità della natura [rullio di tamburi] : il signor Bi-occhio che invece di un normale banale unico occhio, ne ha ben due, due occhi due. Vengano, vengano, per un solo soldo vedrete ben due occhi due! [musica da circo - il BA si gira mostrando la parola FINE sulla schiena, poi scompare dietro il sipario; musica "Vengo anch'io"].
Asmara, 17 settembre 2002.
GV
Nell'originale si faceva riferimento al piatto per la 'ngera, pietanza nazionale abissina, che è più largo di quello per la pizza. Dodici anni dopo (agosto 2012) penso che al posto della narrazione orale della "Volpe e la cicogna", sarebbe possibile proiettare un video fatto da ragazzi/e. Il testo è la traduzione dal francese di Emilio de Marchi dell'originale di Jean de la Fontaine.
Monna Volpe un bel dì fece lo spicco
e invitò la Cicogna a desinare.
Il pranzo fu modesto e poco ricco,
anzi quasi non c'era da mangiare.
Tutto il servizio in ultimo costrutto
si ridusse a una broda trasparente
servita in un piattello. Or capirete
se, in grazia di quel becco che sapete,
la Cicogna poté mangiar niente.
Ma la Volpe in un amen spazzò tutto.
Per trar vendetta dell'inganno, anch'essa
la Cicogna invitò la furba amica,
che non stette con lei sui complimenti:
La Volpe, a cui non manca l'appetito,
andò pronta all'invito.
Vide e lodò il pranzetto preparato,
tagliato a pezzi in una salsa spessa,
che mandava un odore delicato.
Ma il pranzo fu servito per dispetto
in fondo a un vaso a collo lungo e stretto.
Ben vi attingea col becco la Cicogna
ben entro la fessura,
ma non così Madama Gabbamondo,
per via del suo muso tondo e non ridotto
dell'anfora alla piccola misura.
A pancia vuota e piena di vergogna,
se ne partì quell'animale ghiotto
mogio mogio,la coda fra le gambe,
come una vecchia volpe malandrina
che si senta rapir da una gallina.
Vuol dimostrare questa favoletta
che chi la fa l'aspetta.
*****
Le musiche delle canzoni vengono da : "La marcia dei 7 nani", "Madama Dorè", "Son marinaio", la /mare mare/ l'ho scordata [chiedo venia], "Partono bastimenti", "Guarda il mare" (??), "Fischia il vento".
pagine 11
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