domenica 1 maggio 2016

Pifferaio magico

                      Il pifferaio magico
    Pantomima con mimo, suonatore di flauto (o simili) e disegni.
                                                       Giancarlo Varagnolo
   Servono 2 trespoli su cui legare una corda dove si appenderanno i disegni (le mollette faranno parte del costume discena del mimo: sul vestito e nei capelli). Descriviamo qui un'azionescenica che ha come racconto lafiaba del suonatore di flauto e i topi - con lo stesso schema se ne possono narrare altre (eventualmente cambiando il costume del mimo e la grafica delle illustrazioni). La musica introduce o accompagna (anche rumoristicamente) l'azione, non è  continua, come il mimo non è del tutto muto.
   Inizio con un brano da richiamo mentre M apre i trespoli-tripodi e tira la corda (i fogli possono essere in una valigia o in uno zaino sulle spalle del Suonatore).
    Ora le alternative sono due: 1- in fogli più piccoli, scritto in caratteri normali, parte del testo del racconto da far leggere & ripetere a voce sempre più alta da vari spettatori; 2- azione muta tentando di far indovinare al pubblico la didascalia del disegno (appeso di volta in volta = città antica, topi, ...); questa alternativa è da preferirsi con un pubblico di bambini coodamente seduti e che grossomodo conoscano la fiaba.
   Proseguiamo con l'azione #1: M appende un'immagine di città medioevale, stop musica; prende un foglio piccolo e fa leggere ad un adulto, poi a un bambino, a una donna e ad altri facendo cenni per farlo dire a voce sempre più alta, poi tutti insieme (spezzando la lettura) e quindi indica la città (disegno). Mostra perplessità: "Che sta accadendo in questa città?"  
   Appende il disegno di un topo, poi sovrappone quello di due, di cinque e ... di una moltitudine. (Fa ripetere: "C'era una volta una città infestata di topi!") Mostra paura e mima topi che sbucano e corrono nello spazio in basso a lui (conviene, nutile dirlo, che ilpubblico sia a fronte, quindi, se in strada, porsi con le spalle  a un muro). Mentre continua a schivare o fuggire, chiede mimicamente che cosa fare, se arriva qualche suggerimento, bene, altrimenti fa finta d'aver udito-capito e con tutti i mezzi possibili (piede, scarpa, bastone-scopa, lancia, pistola, mitragliatrice, bomba a mano, ...) tenta di amazzarli, ma questi aumentano (lo fa capire aggiungendo due  immagini, una con più topi dell'altra). S prima fa da rumorista, poi musica triste.
   M mima sconsolato: "Che fare?" Appende il disegno di un'assemblea e poi quella del Podestà (o simili), impersonandolo come gradasso. Quindi con squilli di tromba, dopo aver mostrato il proclama  da vicino al pubblico e fatto leggere chiedendo a gesti a  qualcuno se sia interessato & capace di proporre-fare qualcosa, lo appende: "Cercasi - Wanted" con tomba e lapide di topo.
   Mima alcuni candidati (con musica eppropriata al tipo): militare che propone la bomba atomica (movimenti marziali e bruschi, il disegno del fungo nucleare guardato con stupore e dubbio, e mostratoal ubblico con perplessità, quindi appesa e giardata con differenti pose & atteggiamenti, quindi scartato-tolto e manato via il militare con accenni di "è un po' matto" - sdoppiamento scenico); l'avvelenatore che si comporta da imbonitore perché la quantità di pillole-polpettebavvelenate riempino ben tre fogli (uno sotto l'altro) di camion (carri) con la scritta L'ammazza rapido-topicida (o simile) e girati (i fogli) mostranouna cifra con 1 e un'infinità di 0 $. Sconcerto di M e quindiabbattimento perché i soldi sono troppi e lui-la città non li ha (mostra tasche vuote - o simili), saluta il mercante; quindi mette successivamente una serie di ritratti di tipi strani con simboli di soluzioni improbabili (fulmini & saette, trappoline & trappoloni, elettricità, ami da pesca, gufi & civette, simboli incomrensibili, ...), musica adeguata.
   Disperazione di M che appende ancora alcuni fogli con più tipi tutti insieme in aumentare, sconforto, trilli delflauto, ripetuti finché M si rianima. (Anche qui le alternative: 1- è S a impersonare, 2- il personaggioè immaginato-mimato). I trilli continuano, M infastidito; flauto "parlante", M che guarda incredulo-scettico (in direzione del fantomatico personaggio) e quindi prende in giro mimando chi suona (silenzioso) il flauto e i topi che scappano impauriti.
   Prende-appende il ritratto (del nuovo venuto) e lo mostra al pubblico mimando in breve di nuovo la scena (flauto suona - topi scappano) con finale di ironica incredulità. S suona chiacchierino, trilla, musicalità accattiva; M nega, riflette, accetta e pone accanto all'immagine del pifferaio il disegno di monete ammonticchiate, quindi accenna al pifferaio ( dipinto) di  iniziare.
   Musica suadente, sognante; M guarda ottorno e comincia a togliere via via le varie immagini appese di topi, dalla più piena, e arrivato all'ultima con un solo topo che devess'essere sordo, per cui M urla e gli fa gesti e gestacci di andarsene via.
   Musica allegra; M: "Che vuoi?", guarda verso l'immagine dei soldi (praticamente in un lato della corda tesa c'è l'immagine della città e al lato opposto quella delle monete d'oro), la toglie alzando le spalle, trilli di protesta, M risponde mimando una suonata di flauto traverso e di piffero e facendo capire che per questo lavoretto da nulla vuole tutti quei soldi. Fa cenne che può andare, fine, grazie! Musica furibonda (al che M si impaurisce), poi alcuni trilli rabbiosi, quindi una musica veloce, poi melodiosa e quindi marcetta allegra.
   Stupore di M vedendo passare e allontanarsi, seguendo l'immaginario pifferaio, ... guarda il pubblico e appende prima un'immagine di alcuni bambini/e e poi una marea: un'inteminabile fila di essi/e. Si mette le mani fra i capelli, poi si rivolge all'immagine del podestà e della consulta rimbrottandoli, contestandoli, ritirando fuori l'immagine dei soldi la mostra e poi corre dal lato dove sono "usciti" il pifferaio e i bambini, richiamandoli (a cenni) indietro.
  La musica viene suonata prima in diminuendo poi, dopo un piccolo stacco, in crescendo mentre M da ansioso-incerto diventa speranzoso e quindi lieto e trionfante. Gira (su = giù) le immagni dei bimbi/e, fa cenno di arrivederci ai reggitori (e toglie le loro immagini), si complimenta con il fantomatico pifferaio (e con il reale )e con il pubblico. Volta (avanti = dietro) i fogli dei soldi e altri facendo comparire la scritta AR-RI-VE-DER-CI (o simile, e volendo in più lingue), lasciando quelli della città e uno di pochi bambini/e. Musica finale.
                                                                                                               Pasto, 16 febbraio 2016.
                                                                                      [Da un'idea venuta in Messico a novembre.]
                                                                                                                       

Giancarlo Varagnolo

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