lunedì 28 settembre 2015

Rendez-vous



Giancarlo Varagnolo
Rendez-vous



 


"..., e van con lui le torme

delle cure ..."





Dramma in 2 incontri


U. Foscolo






{ un chiostro con un palco circolare al centro }

Personaggi:


1 uomo (più formale che casual)

7 vizi (abiti colorati - o un colore unico? )

7 virtù (in bianco 3, avorio 4 - non necessariamente in gonna!)

UOMO (arriva al palco, vi gira attorno, sale): Il luogo è questo; l'appuntamento è qui. Ancora nessuno; forse sono in ritardo, ritardo o in anticipo? Il tempo è così relativo e fuggente; sfuggente. E poi te lo senti addosso, che pesa, come l'umido della nebbia sul cappotto. Il luogo: è questo; il tempo ...

1: Anche. (voce fuori campo)




U: L'ora; e tu?


7: E noi. (voci f/c)

U: Dove sei? (si guarda intorno)

7: Dove siamo? Qui. (f/c)

U: Non vedo; non ti vedo! (guarda in basso e in alto)

7: Siamo qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui ... (voci sempre f/c ma da più parti)

U: Dove? Dove? Ma ... (cerca girando su se stesso a tratti con ritoni-torsioni)

1: Eccomi. (viene dal porticato, v/f direzionata)

U: Ah! (stupore, la vede quando è presso la pedana)

2: Eccomi. (da un altro punto del porticato, v/f)

U: Oh. ( ", " )

3: Eccomi. ( " )

U: Ma ...? ( ", " )

4: Eccomi. ( " )




U: Io credevo che (...)


5: Eccomi. ( " )

U: Eh?! (allibito, guarda verso i porticati e il gruppo di donne)

6: Eccomi. ( " )




U: Ma quante siete? Quante ...?


7: Sette, solo sette. (v/f ma con eco multiplo)

U: Solo sette; sette. (incredulo-rassegnato, le guarda muovendosi fra loro)

1-7: Il minimo; l'indispensabile; la summa; la sintesi; il distillato; la crème de la crème; i capitali. (v/f singole ma con eco multiplo, girando su se stesse camminano in cerchio ai margini della pedana)

U: Molto piacere; ma io, da solo, qui, e voi ... Sette: non capita tutti i giorni di avere un appuntamento con sette (...) (mezze giravolte destra/sinistra restando al centro)

1-7: La fallacia dei numeri; l'inconsistenza delle cifre; l'inutilità delle somme; l'effimera quantità; l'illusione aritmetica; la vacuità del conteggio. (v/f singola con ripetizione corale del primo nome, spostamenti lungo i diametri, ferme ai bordi fronte al pubblico)

U: Sette siete, eccovi qua: sette! Una, due, tre, quattro, cinque, sei e sette! Sette. (ad ogni numero fanno tutte un giro su se stesse, all'ultimo 7 si voltano)

1-7: E otto. Perché non quattordici? O ventuno, o settanta, o ...? 700; 7000; 7 milioni. 0,7?! 0,0000007. (circondano U da presso)

U: Scusate, ma non sono qui per questi ..., per perdere tempo con queste ... Pensavo fosse una cosa seria, non un gioco-a-premi! (tenta debolmente di rompere l'accerchiamento)

1-7: L'hai detto! Bravo! Bene! Continua a giocare! Datti da fare! Il temposta per scadere! Rien ne va plus. (v/f corale meno l'ultima che è secca)

U: Ragazze ...! (vocativo)

1-7: Oh! Donne. Signore. Dame. Ladies. Madonne. Importanti lo siamo: siamo capitali. Le sette più importanti, i sette ... (v/f corale senza eco, movimento a spirale partendo dal centro per disporsi ai bordi, fronte pubblico)

U: Sette: ecco, siete qua, sette, vi vedo; però io da solo, con sette, sette ... sconosciute (...) (avvicinandosi alle varie schiene)

1-7: Ahahahah! Sconosciute!? Ma come!? Ma dai! Non vedi? Non sai? Immaginare non puoi chi siamo noi?! (si voltano e s'avvicinano ponendosi in fronte a U più volte, v/f corale con eco-riverbero sul "noi")

U: Nno; anche se, mi sembra che, qualcosa di familiare in voi c'è; non saprei ...Di donne, poi, sapete com'è: un uomo è un uomo. (retrocede fino al bordo della pedana)

1-7: Lussurioso; goloso; superbo; biliare; invidioso; pigro; restio a dare. Concordi? Ricordi? Rimpianti e sospiri? Gioie e languori? Contrizioni e rossori? Che peccato, che peccati! Quel che è fatto è fatto, punto e a capo. (v/f le interrogative singole con eco, le affemative corali, U si sposta a caso ma è bloccato via via da una donna)

U: Scusate, ma dobbiamo proprio parlare di cose così?! (al centro, girando su se stesso)

1-7: Sì, è l'ora! Questo è il momento. Adesso proprio. Il tempo è venuto. Il tempo è scaduto. Qui e ora. Fine. (v/f corale, girando in tondo)

U: Allora? (interdetto)

1-7: Siedi, siedi, siedi, siedi, siedi, siedi, siedi. (scendono e pongono la singole sedie sulla pedana a turno, v/f in sincronia del movimento; U siede alla fine su tutte le sedie, il posto lasciato viene occupato da una donna, e resta in piedi)

U: Bene; se questo è il luogo e l'ora, e voi chi dovevo incontrare ... Ecco, siamo qui; qui: io, voi; voi sette. (U parlando ferma lo sguardo su ognuna, ma non appena lo fa la donna si alza e si pone in piedi dietro la sedia e il suo posto è occupato da un'altra che lascia la sedia non per la prima ma per quella a cui ora si sta rivolgendo U, e questa la occupa)

1-7: Alla fine ci si incontra tutti. Per la fine. In fine. Tutti, o quasi. È la chermesse finale. Tutti infine. La fine del tutto. (v/f corale, ad ogni frase s'alza una donna e pone la sedia vicino a U dalla pare dello schienale così che alla fine s'è formata una barriera a semicerchio, quindi si pongono in fila e con musica muovono le teste di lato alternate etc. e cambiano di posto mantenendo la fila)

U: Se è tutto qui, io vado. Non ho ... Grazie, e arrivedeci. (appoggia le mani agli schenali, guarda un invisibile orologio da polso, inchino e saluto abbozzato con una mano, si gira verso il bordo della pedana)

1: Dove, dove, dove, dove, dove, dove, dove vai? (resta sulla pedana, v/f singole con corale sul "vai")

2-7: Vai dove? Qui non altrove è tempo di restare. Un attimo? Due; tre. Sempre! (v/f corale con riverbero, le 6 donne giù dalla pedana sul lato di U, gli porgono l'8^ sedia)

U: Ma cos'è? Perché? Si può sapere ch'è?! Al buio era l'incontro, all'oscuro qui adesso è il fine. (prende la sedia, si rivolge a 1 poi alle 6, 2vv)

1-7: Apri gli occhi! E le orecchie? E il naso? Il cuore. L'animo! L'anima. La mente? Mente, mente, mente, mente, mente, mente, mente. (v/f singole con eco, 1 di fronte a U, con "anima" anche le altre 6 sul palco)

U: Finitela con gl'indovinelli, basta! E potreste, per una volta, parlare, eh, una alla volta?! (appoggiandosi allo schienale della sedia; poi le 7 prendono le sedie, semicerchio, e si siedono a cavalcioni e lo guardano ognuna con una diversa espressione e postura della testa)

1-7: Tu sai chi sei. Chi sei, lo sai? Non lo sai chi sei? Sì che lo sai! Lo sai, lo sai ... Sei quel che sai, di te; sai. (v/f singole "nel vuoto", sedute)

U: Occhei, va bene! E allora? Cioè: e adesso, che famo? Che si fa? (siede a cavalcioni ma non è comodo)

1-7: Perché è qui? Come è stato? Come ci sei arrivato? Che hai fatto? Che fu? Che cosa NON ha funzionato? Soddisfatto?! (v/f corale, man mano appoggiano le braccia sul bordo dello schienale e quindi la testa)

U: E come no? Soddisfattissimo, issimo issimo. Ancor di più ù se posso avere il vostro ... il tuo, il tuo, tuo, tuo, tuo, tuo, il tuo numero di telefono e nome, s'il vout plait! (s'è alzato, alla fine appoggia un piede sulla sedia ed estrae un notes o cellulare, pronto a scrivere)

1-7: Il numero? i telefoni?! Ma è il tuo! O vuoi quello del tuo analista? O commercialista?! O ... La polizia! Il pronto soccorso!! "Cara segreteria telefonica, augurami la buona notte quando mi riporteranno a casa ..." Loro riporteranno. Casa, a casa. (v/f singole con risatine e voci di sottofondo, corale le ultime due frasi, si sono alzate, girano le sedie alla fine)

U: I nomi ... Anche quelli li dovrei già già sapere? E ... e il nome di questo ineffabile giuoco, qual è? (toglie il piede dalla sedia, gesto di riporre il notes)

1-7: Sono la tua Lussuria. Sono la tua Invidia. Sono la tua Ira. Sono la tua Gola. Sono la tua Accidia. Sono la tua Avarizia. Sono la tua Superbia. (v/f singole caraterizzate, siedono in pose diverse)

U: Ah! La mia, la mia, la ... E a che gioco giochiamo? Perché questo è un gioco!? (fa un passo verso le 7, sguardo circolare)

1-7: Riepilogo. Conclusione. Sommario. Inventario. Bilancio. Resa dei conti. Valutazione d'una vita, una vita, una vita, una vita, una vita, una vita, una vita? (v/f corale, ma ad ogni nome si gira una sedia, dando tutte le spalle a U prima della ripetizione singola di "una vita" alla fine)

U: A me pare una perdita di tempo, anzi: una bischerata! Perché dovrei rivedere la vita mia ... Il motivo dov'è? Se tutto fila liscio, beh, diciamo abbastanza, il solito tran-tran, ovvia! Qualche sguardo restrospettivo, reminescenze, ricordi ... si può fare, ma un bilancio, una valutazione addirittura! Che ragione c'è? Eh!? (si muove lungo il semicerchio con girate come per andare)

1-7: Devi conoscere! Dobbiamo sapere! Devono vedere! Prendere coscienza. Prendere visione. Prendere atto. Trasparenza! (v/f 2vv con voci aggiunte poi in sottrazione - 1^frase una voce, 2^due ... 7^sette e poi 1^sette, 2^sei ..., si muovono in tondo e piroettando attorno a U)

U: Di che? Perché? Che cosa mai ...? Ma ... cos'è: una confessione? O un mea culpa? Un ... Che?! (tenta di uscire dall'accerchiamento, movendosi tutti)

1-7: Dillo a noi. Dillo prima a noi. A noi lo puoi dire. Dicci. (il cerchio si allarga e si restringe, U inciampa su una sedia e cade a sedere, v/f coro, "dicci" ripetuta con eco prolungato, poi tutte in fronte a U in doppia fila 3+4, immobili - silenzio)

U: (le giarda e si compone, sedendosi comodo)

VIRTÙ: Il luogo è questo; l'appuntamento è qui C'è gente già. Son loro! È lui. È questa l'ora. È. (v/f corale, arrivano in fila dietro U che non le vede)

1-7: Eccole; vengono. Componiamoci. I giochi son fatti. I fatti son fatti! Le cause; gli effetti. (siedono in una riga obliqua sul lato sinistro con cambio di posti iniziale, v/f corale con brusio)

VR: Ci han preceduto; non siamo in ritardo. Come può essere il vizio prima della virtù? Il Male antecedere il Bene? Prima la via tracciata e poi l'errare. Dopo l'errore viene ché prima s'ha il giusto. Infrangere è paccare. (v/f coralità "sparsa" e toni sobri, salgono in fila, si dispongono 3+4 sul lato destro)

U: Sette e sette quattordici! Però ... Non è che ne arriveranno altre? O altri, i cavalieri, se si dovesse ballare, chissà mai! (stupore, conta, rassegnata ironia; resta seduto in attesa)

VR: Le avran spiegato. Già le avran detto; e messo a parte. Saprà dunque. Ciò che ha da fare; da vagliare; da riferire. (v/f singole con eco)

1-7: Certo, lo sa! Figuriamoci: un uomo. Umano. Umano?! Fin dove? Fin quanto? Sa? (v/f corale con riverbero e eco multiplo di "sa?", sedute muovendo il busto verso U e VR)

VR: Carità; giustizia; prudenza; speranza, fede. Fortezza; temperanza. (si pongono in riga davanti a U, v/f singole con riverbero)

1-7: Aahahah, eccoci qua: le sorelle gèmine, accoppiate; accostate; abbinate? Che dici? Che dire? Vedremo. (si intromettono fra le altre, poi vis à vis quindi di schiena girano su se stesse in coppia 2vv, rimangono di lato verso U)

U: Bene bene; che ne direste di un tip-tap o un charleston ...? Per restare nel classico. Teatro per teatro, o cinema ... (passi dimostrativi con ritmo canticchiato, poi aplomb e gesti ampi quasi valzer)

VR: Segga, si segga e ascolti; capisca; si renda conto. È una cosa seria. È qui per Lei; per il suo Bene. (si sporgono verso U coralmente, v/f)

1-7: Bene?! Bene! Molto bene. Il suo. Ma certo: il bene; suo. (v/f singolo con eco, "suo": riverbero, s'alzano e risiedono a turno)

U: Non capivo che cosa volevate quando parlavate in sette, figuriamoci ora che siete il doppio; e v'esprimete per messaggni ermetici, criptati. Se mi diceste almeno, un accenno semplice e lineare, all'antefatto; all'oggetto inquestione ... (siede alzandosi subito andando da un gruppo all'altro, si ferma fra i due)

TUTTE: Tu sei. Tu, la tua vita; tu. Qui & ora: come arrivasti e chi fu, cosa, perché. Come. (giri lenti e "vari" in tondo a U, v/f corale)

1-7: Noi le prime; le forti. Le ben conosciute; noi, onnipresenti. Ch'abbiamo mosso i tuoi passi. Suggerito che fare; e come; e perché. (gli girono in torno - non necessariamente in cerchio, alcune gli "parlano" da dietro, altre di fianco; v/f coralità con alcuni lemmi "a solo")

VR: Le Prime?! Spudorate! Forti?! Con i deboli. Conosciute assai per i nefasti effetti riflessi ognidove. Percorsi tortusi, azioni indicibili, giustificando i mezzi, inventando i perché. (si introducono nel cerchio, girano fronteggiando le altre immobili; v/f corale pieno)

1-7: E sia! Così si muove il Mondo, così si procede nella Vita; così si fa, si disfà, si sperpera e s'accumula, si gode e ci si lascia andare, l'occhio scaltro. (serpentina-slalom attorno a ogni singola VR; v/f coralità ma con prominenza singola nelle azioni dei vizi)

U: Basta! Ditemi, per dio, chi siete! Ditemelo! ("basta", movendosi verso ognuna, e "ditemelo"solo guardando, vengono ripetuti 15 volte con intonazioni differenti ad ogni esclamazione; al 15° b! si mette in piedi sulla sedia, al 15 d! siede in aspettativa)

TUTTE: Noi ... Loro ... Noi ... Noi ... PrudenzaIraFortezzaAccidiaGiustiziaInvidiaTemperanzaLussuriaCaritàAvariziaSperanzaGolaFedeInvidia noi; noi. (v/f riverbero nel mezzo, singole voci che ripetono all'unisono il proprio nome molte volte; si presentano sempre più voloci davanti a U e ben presto formano due file sghembe "in movimento")

U: Piacere. E adesso che si fa? M'avete chiamato, son venuto. Prego ... (dall'ironico al formale, s'apoggia allo schienale)

TUTTE: Chi glielo dice? (v/f più volte, in più tonalità sia come coro che come voce solsta con sottofondo; ogni gruppo un cerchio che gira con spostamenti di singole sia nel proprio cerchio che andando a origliare nell'altro,poi intersezione serpeggianti di due file; VR recuperano le sedie da sotto il palco e ne mettono una, coralmente, difronte a U, mentre le altre le radunano dal palco, 3+4, in questo passaggio la frase diventa un fonema evanescente)

U: Deve arrivare qualcun altro? Un'altra donna, posso immaginare. (accenna alla sedia vuota, si guarda intorno)

TUTTE: Sì. No; no, non ora. Non qui. No; ma ... (v/f corale, "ma" con riverbero; restano sedute ma si girano per guardare le altre e U)

U: Ma ...?! Sentite, non ho tempo da perdere! (si alza, le guarda)

TUTTE: Tempo. Non ha tempo. Che tempo non ha? Tempo: si perde? si trova? Ora; dopo; attimi, attimi. (v/f gruppi di voci a canone precedute e seguite da risate dei 7 e "gemiti" delle VR, in piedi si presentano a U prima in gruppo poi a piccoli gruppi prima d'un tipo poi mischiati, quindi una alla volta che passa dietro a U; qualdo sono tutte dietro e U tenta di girarsi, lo "sospingono" verso l'altra sedia)

U: Io vado; me - ne - va-do; 'notte! (si gira, le guarda, si rigira e sale sulla sedia per il saluto - un piede sulla spalliera e quindi si "rovescia" giù)

VR: Resta, resta, ... (corrono davanti U, le due alle estremità reggendo una sedia; v/f voci singole sovrapposte

1-7: Vai, vai, vai; continua! (da dietro, ma ostruendo il passaggio a U quando questi si volta; v/f unisono)

U: Ma fatemi passare, per dio! (si erge per poi contrarsi)

1-7: Vai. (v/f eco; se serrano in gruppo)

VR: Ecco, ecco; eccoti! (circondano U fiancheggiando 1-7, braccia levate; v/f coro ripetere 3 vv)

U: Io vado (v/f ripetuto ad libitum, posizione neutra)

TUTTE: Mh ... (2 cori f-c a bocca chiusa, in tonalità e melodie differenti e "contrastanti"; cerchi concentrici alternati, cerchio unico con alternanza delle componenti, passaggi singoli davanti e dietro U, avvicinamenti e allontanamenti a gruppi alternati, spirale doppia: al 1° giro U viene issato sulla sedia, al centro, da VR, nel 2° viene posto a sedere dall'altro gruppo; ognuna prende la propria sedia e la pone giù dal palco, poi tutte sollevano la 16^ sedia e compiendo un giro la pongono addossata schienale-schienale con quella dov'è seduto U, quindi si pongono in piedi sulle sedie alternate e continueranno a cambiare di posto man mano che prima i singoli poi le coppie salgono, si mostrano a U, scendono dalla parte dietro U)

U: Va bene, va bene! Occhei, ho capito - almeno credo. Va bene, va abbastanza bene. Oh, sì, vizi, vizi, vizi e virtù. Virtù e vizi. Un po' troppe e maledettamente ... oops! celestialmente ... Beh, insomma! belle lo siete, nel bene e nel male! Più nel ... Non so, dipende, dipende. Lussuria; Fede; Fortezza, Giustizia. Ira; Gola, Invidia; Speranza; Prudenza, Accidia. Carità? (si alza guardandosi intorno, avvicinandosi al bordo della pedana, le scruta, dopo un giro va al centro e nel nominarle le avvicina, ma dopo L., che sale, le altre si girano di 3/4 e quando nominate siedono, C. prima siede poi timidamente sale; U prende per mano L. che lo strattona quando tende la mano a C., ma con uno spostamento risce a prenderle la mano; le alza di entrambe)

1-7: Non è, non è, non è! (salgono sulla pedana mentre L. con una giravolta si mette fra C. e U che viene circondato per isolarlo; v/f singole frammiste a corali ad-lib)

VR: Lasciate; lasciatelo; allentate i lacci che lo legano. Permettete la scelta, la sua. (solgano sulla pedana, circondano il gruppo muovendosi in cerchio tenendosi per mano, alzando le braccia e lasciando il contatto girano su se stesse; v/f corale)

1-7: Il fardello delle virtù vostre lo schiaccia, l'opprime, l'avvilisce, l'abbatte, lo estranea, l'obnubilta, lo inceppa. (girano spalle al centro, avanzano e retrocedono allugando le braccia avanti e di lato; v/f a canone "lo etc.")

VR: Voi corrodete, marcite, stordite, dilaniate, inaridite, sovvertite, piagate. (si prendono per mano e avanzano chiudendo il cerchio e stringendosi fra loro; v/f a canone)

1-7: Così va il Mondo! (girano di lato, pongono le mani su U; v/f corale con eco)

U: E io? Io? Il Mondo: son io il Mondo, il mio Mondo. Io: eccomi. Le vostre mani; le vostre labbra. Gli sguardi che gridano o mormorano, acconsentono o negano, e t'accompagnano, ti seguono nel palpitar di ciglia, e cuori. E le brezze e i venti: i vostri aliti sul mio viso, il mio petto, le spalle, il collo; la fronte che scotta, si rasserena, langue, martella. Io; e voi: con me, per me; in me. (sale sulla sedia per il 2° "io", scende dopo "son io", dopo "eccomi" si muove fra le donne che formano un gruppo serrato fermandosi ora davanti a una o altra; con "in me" siede sullo schienale delle sedie accostate)

TUTTE: Così è; ma certo. Non proprio. Non credo. Può darsi. Chissà. Ma va'! Però? Noi e voi. Voi e noi. Complementari; supplemenari. Antitetiche; incompatibili. O voi o noi. O noi o voi. Così ... (v/f cori distinti che ripetono i due spezzoni fino a "e noi" e "o noi", poi il tutto all'unisono; "così" sfuma dall'esterno al centro dove è U; si muovono: un gruppo in cerchio verso il pubblico l'atro a caso, e quindi viceversa fino al "così")

U: Così non è, non è; non è. Tutte voi, tutte! Ecco: ora vi vedo, qui, tutte. Ora lo so, lo vedo; lo tocco con mano. Vi ho avute al mio fianco, alle mie spalle, in grembo o m'avete preceduto prendendomi per mano; ed anche spinto talvolta, nevvero?! E avanti! Avanti, ché la vita s'ha da vivere: "non si ferma un'ora", e il tram s'ha da prendere. Quale? Perché? Ma devo? Dovevo proprio ...? (si alza sulle sedie guarda intorno, scende e gira in torno dal "tocco etc"; tono colloquiale)

TUTTE: Eccoci. Guardaci; riconoscici. Conoscici; conoscici meglio. Il meglio. Per te. Per gli altri. Per te e gli altri. Per gli altri e per te. (salgono sulla pedana una alla volta alternate formando due righe sinuose che si muovono in sensi opposti attorno a U; v/f ogni enunciato ripetuto 3 vv: dai due gruppi poi all'unisono)

U: Gli altri ... Io sono gli altri. E voi, voi ormai ... Buffo, eh!? Voi ormai siete ballerine di fila nella rappresentazione del vissuto mio, del fu e del sono. Un incontro tardivo. (al "buffo" gira le sedie di 360° e siede)

VR: La speranza ... la fede, la carità; la giustizia. Forza e temperanza. Sii prudente: è l'ora. (v/f singole - e movimento - con rimando corale, "è etc."con eco)

1-7: Non cedere! Rinunciare? Abbandonarci è negare te stesso; te stesso. (v/f corale con riverbero; si approssimano a U)

VR: Te stesso? Quale?! L'ombra del chiaro di luna; il riflesso nel vetro del finestrino. Il tuo volto negli occhi dell'altra. Tu, ad occhi chiusi. (v/f eco negli interrogativi; si avvicinano passando fra le 7, al "chiusi" protendono le mani)

U: Oh, no, ancora e sempre l'antico, obsoleto ritornello, to be or not to be, e l'altro giochetto enigmatico: uno, nessuno, centomila. Acne adolescenziale; velleità esistenziale dei primi passi fuori dal nido. Ne è passata dell'acqua sotto i ponti. Questo io sono; questo ho consumato, questo ho dato. L'addition, s'il vous plaît! (si alza al "centomila", l'esclamazione è rivolta al pubblico)

1-7: Va bene. Bravo. Proprio così. Continua. Con calma. Con l'utile, e il dilettevole. (v/f singole con eco; fanno gruppo addossate a VR)

VR: È l'ora di fermarsi, e vedere, e vagliare, e riflettere; guardare indietro, discernere; comprendere. È l'ultimo bivio. (prima si stringono attorno a U, poi s'allontanao creando spazio - le 7 alle loro spalle; v/f canone, coro fnale)

U: Quindi? Posso ...? Forse no; il flusso delle abitudini, l'anchilosarsi nel già noto. Assuefazione. Pigrizia, stolida, lo so, ma ... (un paio di passi, si ferma, le guarada)

TUTTE: Ma? Con calma. Ora. Affrettati. Continua. Cambia. Resta. Muta. Vivi. (sarabanda, v/f a canone senza "vivi" che è riverberato all'unisono nel finale, il "ma?"è ripetuto 18 vv: tutte insieme e per gruppo inizio e fine, per singolo nel mezzo; spirale attorno a U insieme, un gruppo prende le sedie poi l'altro: si forma una fila con le sedie accostate davanti spalliere esterne come quelle di U che attorniano, a gruppi, a semicerchio)

U: Vivi? Vivi. Ma non è quel che sto facendo?! Perché proprio ora voi, tutte qui ... Ora e non prima; perché? Dove eravate? (siede al 2° "vivi", si alza al "perché", le scruta)

TUTTE: Con te. In te. (v/f 2 cori alternati per enunciato che finiscono per sovrapporsi; si stringono tranquillamente attorno a U che si deve sedere)

U: Tutte? Tutte insieme? Tutte?! (sale sulle 2 sedie e le guarda intorno a sé)

TUTTE: Sì, certo; ecco, guarda. Non vedevi? Non volevi vedere. (v/f corale, il "guarda" ripetuto con riverbero ad lib., si dispongono a due di fianco a ogni coppia di sedie appoggiando una mano sullo schenale)

U: Eravate tutte ... (drizza il busto e muove la testa per vedere i lati delle due file)

TUTTE: Eravamo e siamo, qui siamo. Con te. In te. (v/f corale, "in te" eco; si dispongono sedute a semicerchio in fronte a U)




U: Sempre? Tutte? E io, ora ... , dopo questo incontro, io ...?


TUTTE: Ssssst. Ancora una notte, e un giorno; e una lunga notte ancora, e il giorno che viene, e le stagioni, e attimi. Sssst. (v/f corale, tenue; una ad una, rapide, lasciano cadere ognuna un velo su U quindi lo avvolgono, lo sollevano e lo portano via; "ssst" che diviene vuoto acustico)




~


Sottomarina, (luglio) 27 settembre 2015

                                                                                                                                                                                     Giancarlo Varagnolo

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