Velut Luna
dramma in 3 atti
Giancarlo Varagnolo
Personaggi :
el Roxio, contrabbandiere
la Pelo, meretrice
Cima, oste
Meret, meretrice
Mangranda, compare di R
Bigiri, contrabbandiere
fra Godino, prete
Clery, clerico vagante
salinero, che lavora alle saline
forestiero
prostitute
contrabbandieri
avventori
soldati
ATTO I
[interno di taverna con porzione di portico o spiazzo esterno; tavoli, panche sgabelli]
Scena I
(Clery, Mangranda, Meret, 3 avventori: sparpagliati)
Clery [con liuto, cerca gli accordi e la melodia della cantata] = "O Fortuna, veluet Luna statu variabilis, semper crescis, aut decrescis, vita detestabilis ..."[ripete, lento]
Avventore 1 = Ah, Clery, facci sentire qualcosa di completo, non 'sta lagna quaresimale!
Avv.2 = Sì, qualcosa di gaio ché qui è un mortorio.
Avv.1 [accenna stonato] = "Gaudeamur igitur usque ...".
Meret [ridendo] = Donde esce fuori questo gallo che si strazia nel calar del sole?
Avv.2 = Gli si sono impigliati i barbagli nelle braghe.
Avv.1 = Vediamo voialtri a cantare; io non son né frate né chierico!
Meret = A ragliare parevi 'n asino.
Avv.3 = Non è che era un maiale?!
Avv.2 = 'Na maiala.
Avv.3 = Infoiata. [risata generale, a cui non partecipa né Cl. né Me.]
Meret = O Clery, smetti co ' sti mozziconi di litanie e dacci una gagliarda!
Avv.1-2-3 = Sì, dai! [cominciano a pestare sui tavoli cercando di dare il ritmo]
Scena II
(detti + Cima, poi un 4° avv.)
Cima = Arrivo arrivo, chi mi chiama?
Meret [ironica] = I tamburini de' Carraresi.
Cima = Che è tutto 'codesto trambusto che non è ancora l'Avemaria? Vi siete portati vino da fuori? Figli di ...
Avv.2 = Da fori non viene più nulla, porcaccialamalasorte!
Avv.1 = C'è fermento ai confini, sorveglianza doppia di qua e di là.
Meret = Che fu?
Avv.2 = Chiedilo a Mangranda, moh.
Cima = Che v'ho da servire?
Avv.1 = Il solito. Per tutti?
Meret [finta tonta] = A me con meno acqua ... del solito: sono un po' costipata.
Avv.1 = E porta una pinta anche al maestro: chissà che gli si muovano più veloci le dita sulle corde!
Cima = E a voialtri vi si schiariscano le gole. [esce]
Avv.4 [entrando] = Vedo ch'arrivo giusto per la mia porzione! [saluta] Com'è che voi siete tutti qui a quest'ora del giorno? Che fa, piove nel padovano?
Avv.2 = Sì, piovon dardi e quadrelle.
Avv.3 = Son tutti a pesca nel Bacchiglione.
Meret = Che pescan trote, son buone!
Avv.2 = Stanno per aprir la caccia al leone.
Meret = Leoni? Ci son leoni lì nel contado di Padua?
Avv.2 = Ci son sì, con due gambe e la coda par davanti! [sghignazza]
Avv.3 = Ah grulla, i leoni sono in Morea.
Avv.1 = In Morea ci sono i mori saracini.
Meret = E i leoni non se li mangiano?
Avv.2 = Se li mangiano sì ... I saracini son che mangiano i leoni e quelli scappa che ti scappa sono arrivati fin qua e uno l'è proprio in Rialto. [ridacchiano]
Melet [offesa] = O Clery, me la contan de fola, nevvero?
Clery [con un accordo di liuto] = Di fola sì, mia cara; [canta "quasi un madrigale"] Non tema e il cor raffrena dama, pulzella, fantesca, mogliera i leoni che cristi sbranavan son morti di già, quel che rimane è un leon pasciuto che tien fra sue zampe il brogliaccio del mercante.
Avv.1 = Ohilà, s'è svegliato, quasi.
Cima [entra con una caraffa] = Questa chi la paga?
Avv.2 = L'ultimo arrivato!
Avv.4 = Oh bella, ora ricordo d'aver un appuntamento ...
Avv.3 = Mah va', bischero disonorato!
Cima = Soldi antem ...!
Avv.4 = Qui lo pago e qui lo bevo!
Cima = Mastro Mangranda, vuol favorire?
Mang. [esita] = Ma sì!
Meret = Che vi cruccia, Mangron? Innamorato? Dite a me, che vi consiglio e vi consolo.
Mang.= Bona, Meret!
Meret = Oddio, che è?
Avv.4 = Eh, che è?
Avv.1-2-3 = Che è ?!
Clery [accordo, poi ballata] = Che mai è? Gli umori umorando nel corpo cambiano cangianti lo stato dell'animo, ma lo spirito tutto pote e nulla superficialia ...
Avv.tutti = Ah, Clery! Facci capire, moh! Ti sei frastornato pure tu con l'erba gatta?!
Mang. [canta] = O fortuna, veluet Luna ... [coro]
Scena III
(detti + la Pelo)
Pelo = Che cos'è questa: messa cantata? Avemo un nuovo parroco o vescovo o abate?
Avv. [smettendo di cantare] = Benvenuta! Mancavi tu! E' quello che dico anch'io, ma ... Tanto per cantar.
Mang.= Non ti garba? Facci sentire tu, moh!
Pelo = E se ... Che cosa ci guadagno?
Avv. = Ah la dama delle due rose! Ma dai , va'! Oh che non ti ci si accontenta sempre?!
Meret [a parte] = La solita smorfiosa cagona.
Clery = O madonna mia gentile ... poco assai! Aspetto ancora i favori che mi prometteste or son tre dia.
Pelo = Già bastò quel che vi diedi; le rose valgon ben per il profumo.
Meret [c.s.] = Sfacciata infingarda supponente.
Avv.2 = O Pelo, m'incanti con queste tue ...
Avv.3 = Che fosti a desinare con un trovatore?
Cima [ironico] = Nella mia taverna solo gente fina, quindi ascoltate la badessa e il chierico qui presenti.
Meret = E lo arcangelo Gabriello.
Avv.2 = E chi sarebbe?
Meret = Come? Guarda mo' [s'atteggia ad angelo annunciatore] !
Avv. [risate]
Pelo [a Mang.] = Solo?
Mang. = Non quanto te. Ah, donne.
Pelo [ostentando meraviglia] = Cosa mai dissi da stupirsene?
Mang. = E' quel che non palesi che accora.
Pelo = La luna piena fa strani effetti sull' uomini.
Avv.2 = Che vedon meglio nella notte.
Avv.1 = E' come giorno.
Avv.3 = E dardi piovono.
Avv.4 = Ordunque è per la troppa luce che non ite al travaglio.
Avv.2 = La troppa luce ci accieca.
Melet = Ma cosa dite?
Avv.3 = Voi, l'amore, Meret, lo fate al buio o al chiaro?
Meret = Sfacciato!
Avv.1 [ilare] = Laverò io col sangue l'offesa. Salite sul mio destriere!
Avvv.2 = Sia mai! A me l'onore.
Meret = Crapule fetide!
Clery = Madonna mia si mostri mai gentile. [accordo, poi canta] Non sono d'amore le parole mie, che son cacciatore e non troviero, ma ...
Pelo [si sovrappone, poi sola] = di ferite al corpo al cuore so’, e ammirar la preda quanto s'avvale. Ma or chi è preda, chi è cacciator? Chi ferito è d'Amor lo strale?
Avv. [esultanti]
Scena IV
(detti + Bigiri)
Bigiri [entrando] = Che è, già la notte di san Giovanni?
Cima = Oh, il nostro Bigiri.
Big. = Si ozia, neh?!
Cima = Va tutto a compensare: chi lavora all'alba, chi al meriggio e chi nella notte.
Big = Eh bravo!
Avv.2 = Che ci contate?
Big. = Niente di bono; gente, c'è troppo movimento perché non succeda qualcosa di grosso!
Avv.4 = N'altra guerra?!?
Meret = Oh, no, madonninamia!
Cima = Ch'avete visto?
Big. = Soldati, soldati e soldati che ammassano barche, peote, maone.
Mang. = Insegne di Genoa?
Clery = Stendardi imperiali? Si vocifera che l'ungaro ...
Big. = Non mi pare, non so; non ho veduto.
Cima = Ma eravate vicino, quanto?
Mang. = Seduto alla loro tavola!
Big. = E se fosse?
Pelo [provocatoria] = Già, mica siamo in guerra.
Avv.2 = Non ancora.
Clery = Ma manca poco. Le alleanze son state stipulate.
Big. = Tu che ne sai?
Clery = Ho notizie meno fresche delle tue ...
Big. = Bada!
Avv.3 = E fallo parlare!
Cima = E parlate tutt' e due, ché si sappia come la si andrà a prendere nel podice!
Mang. = Vogliono il sale e le saline e il mare.
Meret = Chi?
Pelo [finta tonta] = L'abate di Corezzolla.
Avv.4 = I patavini.
Avv.1 = I Carrara.
Cima = E l'imperatore che ci entra?
Pelo = Eccolo qua. [guardando “fuori”]
Meret = Come? Chi? Ah [sarcastica, vedendo ...], l'uccello padulo d'oro profuso.
Scena V
(detti + el Roxio)
Roxio [vedendo che tutti lo guardano] = Che è? Aspettavate me?!
Mang. = Io no, ma [cenno verso la Pelo].
Cima = Se non piove, tira vento là nei canevini, hein?!
Avv.2 = Novità?
Big. = E le viene a dire a te?
Rox. = O peccatori! Non sarò certo io il messaggero di novità: la sentite nell'aria la usma di guerra!
Meret = Guerra?!
Pelo = Ma va'.
Mang. = E' certo?
Big. = Se lo dice lui.
Avv.3 = Come?
Avv.4 = Se già mosso qualcheduno?
Clery = Tanto va la gatta al lardo ...
Cima = Pode 'sser la solita zuffa di confini.
Rox. = Se zuffa è, l'è bella grossa.
Big. = Ve l'avevo ben detto che non sono solo i patavini.
Rox. = Siamo presi per terra e per mare.
Mang. = Anche il Papa ...
Rox. = No, Genova. Per le Romagne forse c'è ancora calma.
Avv.1 = E transito [ride forzatamente].
Cima = Sì, vi lasciano passare perché siete pellegrini che vanno a Roma!
Big. = Se aumenta il rischio, possono aumentare i guadagni.
Pelo = Meglio un asino vivo che un porco morto.
Avv.4 = Venezia che fa?
Rox. = Che fa?
Meret = Che dovrebbe fare Venezia?
Pelo = A te, rispedirti nel tuo brolo.
Meret = E te, impalarti ...
Avv.2 = Vedi moh che la guerra ce l'abbiamo in casa già subito ora.
Cima = Bone che ...
Clery = Ma non erano due galli in un pollaio che non potevano stare? Di galline ...
Meret = Cappone sarai te, infrollichito ononista ...
Rox. = Vi prendessero a remare nelle galee, vi calmereste un poco
Pelo = Parla per te.
Meret = Giusto!
Avv.3 = Più s'arrabbiano e più mi piacciono, 'ste gran m...
Avv.2 = Parli te perché non sei sposato.
Avv.1 = Chi è causa del suo mal pianga se stesso!
Avv.2 = L'araba fenice!
Avv.1 = Che c'entra?
Avv.2 = Parli come un ... come lui [indica Clery].
Clery = Fenice è un uccello.
Meret = E io che cosa t'avevo detto?
Clery = Arabo, mia cara, arabo.
Meret = Vedi che ho ragione? Gli arabi se lo prendono ...
Pelo = Perché te la prendi con lui? E' così cortese.
Big. = De gustibus ...
Pelo = De gastritibus ...
Clery = Non ti curar di lor, ma guarda e passa.
Avv.1 = Ah, la passera.
Avv.3 = Occhio ai balestrieri.
Avv.2 = E ai picadores.
Avv. 1 = A tutti i portatori di bragasse.
Cima = Loro [indica le donne] se la possono anche cavare, ma io qui ... Maledetta la guerra, i soldati e chi la vole!
Scena VI
(detti + fra Godino)
Fra Godino = Chi leva il suo grido angosciato al Cielo? Non v'è dunque più il liquido dissipatore di affanni?
Mang. = Adesso ci siamo tutti.
Fra = Il Signore sia con voi!
Avv.2 = Amen.
Meret = Ecum spiritutùo.
Avv.3 = Ah, fu monachella ante de caire in tantaciones!
Meret = La tua mamma!
Avv.3 = E' vero! Come lo sai?
Fra = Sono venuto in pace, e la pace sia con voi in questo luogo.
Avv.2 = Aiuta più il vino o l'acqua, padre?
Fra = Nella moderazione sta il bene.
Clery = Quanto basta o quanto occorre?
Avv.1 = Adesso incominciano la disquisixio ...
Cima = Andiamo prima a ordinare ...
Rox. = Prima gli affare!
Avv.4 = Giusto.
Meret = Quali affari?
Avv.3 = Quelli di cuore! [risata]
Mang. = Quelli di garganta, suppongo.
Pelo = Tutti gli affari del mondo.
Cima = Bom, incominciamo dai miei.
Rox. = Vai con un boccale.
Big. = Meglio due.
Pelo [strizzando l'occhio a Cima] = Perché non tre? Uno per il padre, uno per il figliuolo e ... [Ci. esce]
Fra = Donna, non mischiamo ...
Clery = La santa acqua con il vino .. che è già battezzato.
Avv.3 = E' una taverna di cristiani questa, vero Cima?
Mang. = Battezzati lo siamo tutti; chi più, chi meno.
Fra = Come sarebbe: chi più e chi meno?
Avv.1 = Chi più ... e chi ... Eh!
Avv.2 = Meno! Mi sa che sono meno.
Meret = Io più; m’hanno detto che piangevo piangevo per tutto il tempo.
Fra = Ma che più e meno, più e meno! Il battesimo è uno, santo, incancellabile, eterno.
Clery = E le scomuniche? Eh. Le sospensioni ab ...
Big. = Ho conosciuto marinai che hanno rinnegato Cristo e si son datti all’Islam.
Fra. = Perché costretti sotto pena di morte.
Mang. = Ma se morivano non andavano dritti dritti in paradiso con il lasciapassare di martiri?
Avv.3 =Sì, come Felice e Fortunato, i nostri santi patroni.
Meret = Sono martiri? E come sono morti?
Avv.& = Gli hanno tagliato [cenno con la mano alla gola]
Meret [delusa] =Aah.
Big. = Adesso i mori li impalano gli infedeli recidivi!
Avv.2 = Come porchette!
Melet = Che orrore!
Fra. = I pagani non hanno alcun timor di Dio.
Mang. = Qui li bruciano, e amen.
Fra. = È il fuoco purificatore! Le fiamme dell’inferno; la punizione canonica!
Avv.3 = E la misericordia di Dio?
Clery [cantando alto] = Dies irae, dies illa, todum seculis favilla ...
Avv.1 = Oh, s’è finalmente svegliato!
Pelo = Non è proprio una canzone a ballo, ma meglio che pria.
Avv.2 =Intanto si scalda la voce.
Mang. = E il vin santo arriva?
Cima [rientra] = Pronto in tavola, cavalieri e dame!
Fra. = Benedicas vos mani et semper.
Big. = Adesso siamo in regola.
Rox. = Battezzati e cresimati.
Fra. = E confessati quando? Peccatori impenitenti!
Mang. = Quando il nostro fra Godino potrà sedere nel confessionale. Con questa trippa che si ritrova nemmeno ci entra! [risate]
Cima = È il suo naturale: c’è chi Dio fece di fattezze magre, e chi di lardo pieno; nevvero, padre?
Avv.3 = Chi con bocca grande e chi ...
Avv.1 = Mesci, oste ruffiano!
Meret = Doppia razione a Clery, vediamo se gli si scioglie la voce;
Pelo = Eh, no! Se lo deve meritare il primo boccale! Cantami quella ... Quando l’amante va alla cosa amata ... Dai, vai!
Meret = Ma è triste.
Avv.2 = Ma non lo sai che madonna Pelo è innamorata?
Big. = No? Di chi? E ... lui lo sa?
Pelo = Fatevi gli affari vostri!
Avv.1 = Non è che ci tocca una coltellata se [le dà un pizzicotto ai lombi e si ritrae veloce].
Pelo [tentando di schiaffeggiarlo] = Non ho bisogno di protettori per tagliare la gola a sorci come voi!
Meret = Sarà che lui ti protegge!
Pelo = E tu che ne sai?
Melet= E lui che ne sa?
Cima = Giovini pulzelle, calma. Bevete il vostro vino e la pace sia con voi.
Avv.1 = Pace e cosciotti di (...)
Pelo = Della maiala di tua madre!
Mang. = Santo padre, dia una benedizione alle iraconde.
Pelo = Mettiti anche tu ora a cojonare!
Big. = C’è aria di temporale un po’ ovunque in questi giorni.
Fra = Un brindisi. Leviamo i calici e auguriamoci che la pace sia in noi, fra noi, con noi e intorno a noi. Gloria! [bevono]
Rox. = Fra Godino, annusato novità dalle vostre parti?
Fra = La marea sale.
Avv.4 = E il sale s’abbassa.
Meret = E la testa ciondola. Vogliamo far cantare Clery?
Rox. = E chi ve lo vieta? Mettetevi più in là.
Pelo = Eh! Vai, e fammi ascoltare il santo frate.
Meret = Santo ... [s’allontana]
Mang. [approssimandosi] = I dadi sono stati tratti?
Avv.4 = Chi è che gioca?
Fra = È per dire che le cose si stan compiendo; tanto tuonò che piovve.
Pelo= E dove sta piovendo? Sempre con parabole e indovinelli e parole oscure!
Fra = Santa ignoranza! Beati i poveri di spirito ché (...)
Rox. = Lasciate perdere le donne; queste son questioni d’omeni.
Pelo = Come sarebbe a dire? [gli s’avvicina] Non siam meno di voi nè per cervello nè per forza!
Mang. = Ma alla guerra ci andiamo noi.
Big. = E nel commercio, siamo noi a rischiare.
Rox. = La testa sarà la medesima, ma quelle dei maschi cadono più facilmente.
Pelo = Perché siete grulli e vi mettete in cose che finiscono in briga.
Mang. = È sempre stato così dal tempo dei Greci; e talvolta per colpa vostra, figlie di Eva.
Rox. = Pax et bonus. Vieni qui, stai calma e lascia il padre parlare. [P. Si siede quasi in braccio a R. e nel corso del dialogo si “sdraia” su di lui]
Big. = I vostri confratelli sono nel padovano; dovreste avere notizie fresche di là; e di quel che (...)
Fra = Nuove nove non ce n’è; si sapeva e si sa: ora è certo che Venezia sarà attaccata dall’Ungaro, dal Genovese e dal Carrarese. Per volontà di Dio il Papa ne resterà fuori: troppo grande è la difesa della cristianità da parte del leone di san Marco in terra mussulmana perché il successore di Pietro la offenda.
Big. = Dunque, è guerra?
Mang. = Ma non l’hai visti con i tuoi occhi i preparativi nei canali?
Big. = E che ne so! Poteva essere una scorreria ...
Mang. = Che dura settimane? Bigiri, cos’hai sugna negli occhi e cera nelle orecchie? O ...
Rox. = Quello lo sapevo anch’io, se è per questo, Mangranda. A noi interessa sapere chi è con chi, cioè come e dove ci si può muovere.
Avv.4 = A chi prendere, a chi dare, a chi ringraziare.
Mang. = Bravo! Ecco uno intelligente.
Fra = La flotta di Genoa ha già fatto razzie sulla costa dalmata, come sapete. E invece di combattere i pirati saraceni, i cristiani si scannano fra di loro. Perché poi? Per invidia, ingordigia, concupiscenza, avarizia; superbia, gola e la lussuria delle loro donne e l’accidia degli ecclesiastici che son con loro.
Avv.4 = Son i nostri o i genovesi che ... Chi ha incominciato?
Mang. = Domanda grulla! Sei saggio a intermittenza come le luciferine?
La colpa è sempre dell’altro.
Rox.= In questo caso non direi ...
Big. = E come lo puoi affermare? Son vecchie ruggini lì nell’Oriente.
Rox. = Mi riferisco a qui. I Carraresi son gleba: né navigatori né mercanti; villici arricchiti.
Big. = Son nobili!
Mang. Sono ladroni arroganti e inetti come tutti i baroni del contado!
Fra= Mangranda! Mi meraviglio del tuo dire. Ti potrebbero strappare la lingua, lo sai?
Mang. = Non da vivo, voglio sperare.
Avv.4 = Vogliono le saline e uno sbocco sul mare.
Mang. = Li vorrei proprio vedere ‘sti capponi vomitare alla prima mareggiata!
Big. = Non è detto che s’imbarchino loro sulle marciliane.
Rox.= E chi mai? Vanno ad assoldare i pirati barbareschi?
Big. =Non si assoldano armigeri e balestrieri mercenari, perché non marinai?
Avv.4 = I galeotti ai remi sono ladri e lestofanti e assassini, eppure remano, eh, se remano!
Mang. = Anche l’asino fa girare in tondo la macina, ma se non c’è chi amministra ... Chi sa, ...
Rox. = E ilpatriarca di Aquileia non ha il suo sbocco al mare? E Ancona?
Fra = Invidia e ingordigia.
Big. = Ma può essere la giusta ira di chi non ha verso chi ha troppo.
Avv.4= Troppo? Chi? Noi viviamo del nostro sale, loro del loro frumento; ognuno di quel che ha o può.
Big. = Se qui alle coste abbiamo i Carraresi, Genova ha i Medici, alleati di san Marco, che le soffiano sul collo. Ognuno cerca il proprio tornaconto.
Mang. = Un patriarca che se ne fa di altro territorio? Siamo già tutti cristiani! O ...?
Rox. = Quando c’è una zuffa , prendi parte; se ci puoi guadagnare qualcosa: meglio.
Fra = Marquardo di Randeck. Il nome è già una promessa di alleanza ai duchi d’Austria.
Avv.4 = E il re d’Ungheria?
Rox. = Tutti vogliono uno sbocco al mare; e Venezia si sta prendendo porti nell’altra costa adriatica.
Big. =Come ha preso noi nel meridione della laguna.
Mang. = Che c’entra?
Big. = Che dipendiamo dalla governo di Venezia e non siamo né federati né indipendenti.
Avv.4 = Vero, le tasse le si paga lì a loro.
Fra = E l’autorità è sempre della città, della dominante dal leone.
Big. = I nostri interessi di chiozzotti non sono così ben tutelati; né la nostra libertà d’azione.
Mang. = Beh, che vorresti, un libero comune? La repubblica di Chiozza?
Avv.4 = Potrebbe ...
Rox [ridacchiando e allontanado un po’ da sé P.] = Così i nostri traffici
aumenterebbero : più confini, più commercio!
Fra = Una città non è un’abbazzia, chiusa economicamente in sé ma legata ad altri conventi o abbazzie e protetta da diritto divino.
Rox. = E senza occasioni di peccato come questa leonessa ... dormiente.
Pelo = Si stava così comodi.
Big. = Nel letto lo saresti di più.
Avv.4 = O sull’erba.
Mang. [alzandosi] = Più soffice giaciglio non v’è che il petto del mio amato; miglior rifugio non trovo che fra le braccia del mio adorato.
[ridono, meno:] Pelo = Amato? ... Adorato? ...
Mang. = Clery, canta una ninna-nanna a madonna Pelo ché va prender sonno fra le braccia di Morfeo Roxio.
Pelo = Siate tutti scannati! [prende una tazza e tracanna]
Rox. = Stanno già in cammino gli scannatori dei Carrara.
Mang. = Chi beve da solo, madonna mia gentile, va a morir senza nessuno al suo fianco.
Pelo = Piuttosto che aver tipi come te, ...
Fra = Pace e bene, finché Dio (...)
Avv.4 = E si beva! [brindisi e clamori]
Clery [dal fondo con coro] = Lo splendore della luna, colla sua luce,
ha dilacerata la veste della notte; bevi vino,
ché un momento simile non è possibile trovare;
sii lieto e pensa che molti splendori di luna
verranno l’un dopo l’altro sulla faccia della terra.
Bevi vino, ché non sai donde sei venuto:
sii lieto, perché non sai dove anderai. [entrano 2 donne e 3 uomini] {Omar Hayyam, XI}
Scena VII
(detti + 2 donne e 3 uomini)
Don.1 = Oh, gente, che è?
Uo.1 = Che è morto l’uccello padulo all’oste?
Uo. 2 = Ssst, ché è la vigiglia di san Edmondo.
Don.1 = Ma va’?
Uo.3 = Riempi il boccal, ch’io lo tracanno a fondo!
Don.2 = Che sia del buono!
Uo.1 = Salve, Bigiri! Ci si ritrova, neh?!
Big. = S’aspettava giusto voi per un altro giro d’ambrosia.
Melet = Chi son codeste smorfiosette?
Avv.2 = Vergini di beltà vestite.
Cima = Idromiele per le madonne?
Don.1 =. Oh, sì, se ne avete!
Pelo = V’accompagno nel brindisi, se i cavalieri saran così cortesi da ricolmare il mio calice.
Don.2 = Perché dovrebbero?
Uo.2 = Madonna mia, mostrati gentile!
Uo.1 = Perché non sidro per tutti?
Avv.3 = Il compare vien dai monti dove il vino lo tengon solo per le sante messe.
Avv.1 = Se sidro è, sidro sia! A cavall ...
Don.1 = Può continuare la musica, messere?
Cluny = Piacer mio! Per i vostri begli occhi, e per il vostro gagliardo petto, e per le nascoste vostre grazie ...
Don.2 = Sfacciato.
Uo.2 = Moderate le adulazioni; non vi porteranno a nulla se non [mostra il pugno].
Pelo = Da onde venite che v’importuna l’omaggio alla vostra donna?
Uo.2 = Lo so io dove van a parare codesti menestrelli!
Clery = Potreste essere più chiaro, messer Non-ti-conoco?
Uo.3 = Canta! O oltre alle sue, prendi anche le mie di legnate!
Big. = Calma, messeri!
Fra = O misericordia divina.
Avv.4 = La si mette male.
Mang. = Mancavano solo i galletti immerdati d’oltre Bacchiglione. Vediamo un po’ ...
Uo.1 = S’era venuti qui per bere con le nostre (...)
Meret = Meretrici ...
Don.2 = Villana!
Don. 1 = Ripetilo, lupa!
Rox. = E adesso che le ferma?
Fra = Sorelle!
Uo.1 = È meglio andare.
Don. 1&2, Uo. 2&3 = Ora? Ora proprio no!
Cima: Messeri, dame, cavalieri; gente! Dieci metri più in là è campo aperto. Andate e sia fatta la volontà di Dio.
Fra = Amen.
Cima = Ma prima fuori i soldi del già consumato! Le damigelle gradiscono ancora l’idromele?
Uo.2 = Ma impiccati!
Avv.1 = Come ti permetti? Al nostro Bacco Baccone!
Big. [alzandosi e ponendosi fra i due gruppi che stan per sfoderare le lame] = Calma! Fermi! Voi andate; andate!
Mang. = Quanta fretta!
Rox. = Sono amici tuoi?
Clery = Ci si potrebbe divertire un po’, ehi, dolcezze!
Ou.1 = Venite al campo! Venite!
Don.1 = O poverette noi!
Meret = Te la do io una pettinatina alle chiome!
Big. = Aspettate, fermi!
Pelo = E togliti di mezzo!
Fra = Anche tu, madonna Pelo!
Meret = Sì, ha ragione. Venire qui nella nostra hosteria ...
Big. = Andate! [D.1&2 +U.3 scappano, U.1 si slancia in avanti, Uo.2 è incerto; tutti gli altri fanno fronte e si muovono verso U.1, ed è qui che B. estrae la daga in aiuto a U.1] Vattene, vattene!
Mang. = Figlio di cagna berbera! [breve scambio di fendenti, B.+ U.1&2 rinculano fin fuori scena]
Scena VIII
(detti meno B., U. 1-2-3, D.1-2)
Fra + Cima = Lasciateli andare! Lasciateli perdere! Fermatevi.
Pelo = Vittoria!
Meret = Però una lisciata gliela si poteva dare.
Clery =Gaudeamur igitur!
Avv.2 = Che sarebbe?
Rox. = Vino per tutti!
Cima: Chi paga?
Fra = Invece di ringraziare il buon Dio e l’angelo che protegge la tua stamberga che nulla è accaduto!
Meret = Nessuno che mi offre un idromele? Sarete mica più zotici di quelli lì, vero?
Avv.4 = Ah, le cattive abitudini forestiere!
Clery [in piedi su una sedia intona:] = Ascoltate genti gentili, ma ecco che la storia è presto detta: il cavalier che percosse tanti armati dell’amata fa ricetta eil cuor trafitto ha ...
Avv.4 = Si fa sera, un’altra giornata che se ne va ...
Avv.3 = Senza companatico.
Merlet =Un saltarello, un saltarello!
Avv.2 = Lo balli con me, madonna clarina!
Mang. = Guarda chi s’avvicina! Che li abbia mandati quel gaglioffo di Bigiri?
Rox. = Voi che arrivi a questo, quell’intrigante?
Fra = Io non gli lascerei neanche l’acqua benedetta da custodire;
Mang. = E a me il vino, suppongo?!
Scena IX
(detti + 3 o 5 militi)
Duplicario = Ce la godiamo qui, eh!
Meret = Che c’è di male! È contro la legge?
Cima = Qualche novità, Duplicario?
Dup.= Dovete chiudere a compieta.
Fra = Ad completorium.
Clery [intona, in diminuendo] = Te lucis ante terminum / Rerum Creator poscimus, / Ut pro tua clementia, / Sis praesul et custodia.
Cima = Chiudere completamente !?
Dup.= Sì , ordine del capitano d’armi per volontà del podesta e richiesta dei Signori di notte. Siamo in stato di allerta, sapete ...
Meret = Allerta?! Di che?
Dup. [ridacchiando] = D’un bel po’ di villici che vorrebbere servirsi delle tue grazie!
Fra = I Carraresi stanno venendo?
Cima = Potta! È certo?
Dup. = Una di queste notti; o giorni.
Rox. = Solo patavini di qua, da terra?
Cima = Ah, sì, san Crisostomo! Ci son anche gli altri sul mare!
Fra = Preghiamo il (...)
Rox. = E a Rio Alto che si fa?
Mang. = Si litiga, al solito.
Dup. = I genovesi han già devastao la costa dalmata; a poco sara qui dal mare. Coprire i fuochi, spegnare le lucerne; e starsene a casa! Le vigilie sono state raddoppiate e nella notte tutti i gatti sono bigi.
Cima = E in città ... le taverne anche lì chiudono?
Dup. = Certo! Solo pattuglie di ronda nella notte. I balestrieri hanno ordine di tirare senza chiedere.
Rox. = Buona caccia!
Fra = Ma potrebb’essere un innocente!
Avv.3 = O un cane.
Dup. = Quel che è. Un’ora dopo il tramondo; senza alcun segnale di campana o tromba, chiaro?
Meret = Che si fa al buio così presto, mio cavaliere?
Dup. = Non sarò io ad insegnarvelo.
Meret = Ma con la luce ... Un lumino piccino piccino: si può?
Cima = Eh, se chiudiamo bene tutto ...
Dup. = L’ordine è di evitare luci per non dar luogo a riferimento per possibili esploratori o avanguardie del nemico. Nessun chiarore!
Mang. = E la luna? La sta crescendo ...
Dup. = Beh, non so che dirvi; ma gli ordini son questi.
Fra = Pregheremo per voi.
Mang. = E per unpo’ di nubi, eh, padre?!
Pelo = Ah, la luna ...!
Dup. = A Deus! [s’avvia]
Cima = Cominciano già i guai, madonnasantissima!
Fra = Figliuolo ...!
Clery = O Fortuna, ..... [canto e chiusura sipario]
ATTO II
[piccola barca dalle sponde basse a ridosso dell'argine d'un canale in un canneto]
Scena unica con el Roxio e Mangranda.
Roxio = Dai, va' che fra poco la luna tramonta. [pausa] Fra freschetto a starsene fermi così. [pausa] Ehi! Ma dormi?
Mangranda = Non dormo; è che non mi va di muovere la bocca e sprecare fiato, per ...
Rox. = Eh, per passare il tempo che si devon far discorsi di teologia?
Man. = Mi si secca la gola.
Rox. = Ah, ben: questo è un altro discorso. Potevamo ...
Man. = Possiamo ... stare zitti; anche perché con 'sto silenzio le nostre voci si sentiranno a leghe di distanza.
Rox. = Ma chi vuoi ...
Man. = Non sono un indovino, però è certo che è meglio tacere. [pausa] Anche quella di venire qui, bell'idea.
Rox. = Non avevi detto che era saggio stare zitti?
Man. [ridacchia].
Rox. = E bravo! Adesso si che ci sentono. E ci arriva un dardo dritto dritto qui perché penseranno che era un oco reale [risatina], o un bao.
Man. = Chi vuoi che tiri a un crocale?
Rox. = Con la fame che c'è in giro ...
Man. = Beh, abbiamo pur mangiato rane.
Rox. = Quello è un altro discorso: coscette fritte ...
Man. = Meglio il maiale.
Rox. = Simile con il suo simile!
Man. = Ah, sì, dimenticavo che le tue zampette ... Ma non eran di gallina?
Rox. = Non nominare il nome di Dio invano! [estatico] Cosciottine di pollo.
Man. = Adesso che hai qualcosa a cui rivolgere i tuoi pensieri, tazi.
[pausa]
Rox. = Perché ridevi?
Man. = Quando?
Rox. = Prima.
Man. = Prima quando?
Rox. = Prima di parlare e di stare zitti e di parlare.
Man. = Ah.
Rox. = Beh?
Man. = Ssst. [pausa, poi ridacchia] Ah, sì, ricordavo un aneddoto, una novellina.
Rox. = Che adesso mi racconti, neh!
Man. = C'erano tre monaci a cui era stato ordinato di osservare la regola del silenzio. Dopo alcuni minuti uno di loro fa: "Vedete come sono bravo a stare qui senza parlare?", al che il secondo esclama: "No, sciocco che non sei altro: ora stai parlando e hai rotto il silenzio!"; e il terzo, pimpante: "Ovviamente il più bravo a stare zitto sono io!".
Rox. [grassa risata].
Man. = Se non ci beccano adesso ...
Rox. = Ehilà, Mangranda, non ti riconosco! Mi sembri un po’ troppo preoccupato ‘sta notte; che è?
Man. = Macché preoccupato! È che non mi aggrada far cose di cui non vedo né senso né utilità.
Rox. = Sarebbe a dire ...?
Man. = Quel che ho detto.
Rox. = E non potevi dirmelo prima di metterci in barca?
Man. = Figurasi! Mettersi a discutere con te è una perdita di tempo; testa dura! Ma tanto è: se tutti andassero nella stessa direzione il mondo sarebbe disequilibrato, penderebbe tutto da una parte.
Rox. = Così, invece ... Non è che stai ... illanguidendo?
Man.= Questa è buona! È a te che qualcuno ha messo un peperoncino lì in basso; ei preferì lor quella / che di funesto amor contento il fece.
Rox. = Ma che stai mugugnando?! Fra tu e Clery e (...)
Man. = Ssst. [s’acquattano, immobili; rumore d’acqua mossa]
Rox. = Padovani?! Con una lanterna!
Man. = Si sentono sicuri; o hanno paura di perdersi. E remano anche male: senti ...?
Rox. = Che ci fanno qui?
Man. = Quello che ci facciamo noi.
Rox. = Che? Ma vai al diavolo!
Man. = Ssst. [fa cenno di guardare]
Rox. = Sanguedigiuda!
Man. = Ssssst. [scambio di occhiate e cenni] Il nostro beneamato collega.
Rox. = Figlio d’una cagna! Il Bigiri e ... altri traditori canaglie pari suo!
Mon. = Lasciali correre, tanto non andranno molto lontano. Sono un po’ troppi per noi due soli, non credi?
Rox. = Non erano carichi, neh?!
Man. = No, è il viaggio di andata, non di ritorno; cosa vuoi che ci sia ancora da rubare in Chiozza?
Rox. = Seguiamoli, dai.
Man. = Per far che? A che pro?
Rox. = Per ... per vedere dove vanno. Per vedere chi li aiuta e dov’è il punto di incontro. Per sapere ...
Man. = Bene. E poi, che facciamo? Lo andiamo a dire a chi? Può essere che sia una fuga ... E poi a noi, Roxio, che ce ne cale?
Rox. = Quel Bigiri ... Ma è con i patavini, al servizio dei Carraresi! S’è ... venduto. Traditore!
Man. = Quando si fa il bagno in mare si guarda ai propri vestiti a terra, neh?!
Rox. = Ma che mi stai a dire, Mangranda!
Man. = Che ognuno guarda alle sue cose, se non vuol tornare a casa nudo. Passami la fiasca ché a parlar bassino mi si secca la garganta.
Rox. [dando la fiasca] = Ma ... ma son quelli che han massacrato i nostri compaesani, hanno saccheggiato la città, hanno ...
Man. = Sai quanto gliene importa al Bigiri. E noi pure non abbiamo trafficato con loro? E quanto ci abbiamo guadagnato!
Rox. = Ora è diverso! Non è più questione di soldi, di guadagno, di ...
Man. = No?! Le alleanze che si fanno e si disfanno dei Signori, sono fatte in nome di che, in vista di che cosa? Vettor Pisani è stato processato e imprigionato per aver perso, alias per non aver saputo conservare i beni, in navi e in uomini, della Serenissima.
Rox. = E che: siamo guidoni al vento? Fuscelli ...
Man. = Figli di Adamo, discendenti di Caino. Fra Godino ci aggiungerebbe anche Giuda, e Clery ti saprebbe dire tutti i nomi dei traditori nel IX cerchio dell’Inferno di messer Dante Alighieri.
Rox. = E in Paradiso chi ci va, allora?
Man. = Ottimo quesito! To’, bevi che riscalda il cuore. Io proprio non saprei dirti ... infatti più nessuno lancia pietre, ma dardi, frecce, lance, bolidi di fuoco, ... [ridacchia melenso della sua battuta]. “Chi è senza peccato ...”. Sei propio un illeterato!
Rox. = Ma neanche Gesù Cristo ... E tutti quei figli di cagna di conti, baroni, imperatori! Li ho visti io farsi leggere cartiglia e missive.
Man. = Ehi; scherzavo! Vedi che non serve trivium et quadrivium per diventare un grande. Basta un bivium, e una mazza ferrata.
Rox. = Così non li seguiamo, eh?!
Ma,. = No; anche perchè non abbiamo nessuna arma da tiro. Mi dirai che ci fai con due daghe e una misericordia in un guscio di noce fra i canneti!
Rox. = Può essere che tu abbia ragione; ma mi rifarò un giorno.
Man. = Se dovessimo rifarci di quel che si perde ogni dì dovremmo vivere una seconda vita per intero.
Rox. = Va bene; andiamo. Li venisse la lepra a tutti loro!
Man. = Di qua; e calma con i remi: non è detto che non ci siano altri ratti magri in cerca di broda o pan bollito.
Rox. = L’ultimo chiarore di luna ...
Man. = Ancora un poco ...
Rox. [tenta d’alzarsi] = Mi si son intorpidite le ginocchia!
Man. = Sta pur seduto a pagliolo, per il momento è bastante uno ai remi.
Rox. = Vale. Che seccatura, porcala(...)
Man. = Zitto che si va! [in piedi] E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Rox. = Che è?
Man. = Sssssst. [“remando” uscita, o sipario]
ATTO III
[la scena è quella del 1° Atto, ma degradata]
Scena I
(Cima e el Roxio)
Cima [brontolante sta rassettando]
Rox. [entrando] = Tremavit sed non cecidit.
Cima [senza girarsi] = Tanto tuonò che piovve; ed infatti abbiamo solo acqua, che è già qualcosa.
Rox. = Possiamo chiedere al fratacchione di fare un miracolo:mutare l’acqua in vino.
Cima [si gira] = Quello? L'unico miracolo che poteva fare era quello di salvarsi la cotica ... almeno di peccati non ne farà più.
Rox. = Anche lui ...[gesto di tagliarsi la gola].
Cima = A me hanno raccontato più versioni del perché l'hanno ammazzato, comunque morto è.
Rox. = Ma non poteva starsene bonino bonino nella sua chiesa?
Cima = Chi, fra Godino? Quello doveva nascere sarecino e fare il pirata!
Rox. = Porta due boccali, va', vediamo se il miracolo lo faccio io.
Cima = Che è?
Rox. = Va'. [trae una fiasca dalla sacca (quelle a due tasconi, da pellegrino, o da cavallo)]
Cima [rientrando] = Il solo intero sembra questo. Tutto quello che era metallo l'hanno sgraffignato, magari per buttarlo in canale quando erano certi di non ricavarci neanche un besso.
Rox. = Possiamo sempre tracannarlo direttamente dalla fiasca, "ad usu barbarorum agricoloque nefandissime" direbbe ... Anche lui [gesto di benedizione] ?
Cima = No, non credo. No.
Rox. [ridendo] = Ahaha, quando la città è stata presa, Clery era già in prigione.
Cima = E poi non era veneto; e con la parlantina che si ritrova ... Comunque non è qui. A che fare? Insegnare a chi? Mancano e soldi e pueris e volontà di restare.
Rox. = Vedo che tu ... [indica l'intorno].
Cima = Vedremo, intanto ripuliamo. [beve] Bono!
Rox.= Vino di Puglia.
Cima = Ripreso il ... commercio?!
Rox. = Questo è frutto di libero scambio.
Cima = O la bottiglia o la va la va! [schiocca la lingua dopo aver bevuto]
Rox. = Il commercio è stagnato per un anno intero e la gente vuol vendere o i prodotti marciscono: la carne, il grano, il vino ...
Cima = E il sale. Manca il sale qui, ora, lo crederesti? Sal Clugiae; sal clugiae delle mie càlighe! O morti ammazzati o hanno corso tanto d'arrivare alle Alpi.
Scena II
(detti + la Pelo)
Pelo = Non ditemi che è acqua quel che bevete.
Cima = Ambrosia.
Rox.[sulle sue] = Pipì di papessa.
Pelo = Mi s'invita?
Cima [accenna a R.]
Rox. = Vi conosco, madonna?
Pelo [ride forzatamente] = Creo che sì.
Rox. [a C.] = Vedo che ora tenete animali nella taverna.
Cima [perplesso] = Animali? Dove?
Rox. = Una lupa ...
Cima [capendo, guarda P.] = Non credo ...
Rox. = E io credo di sì; una lupa dal pelo bruno [guarda negli occhi P.].
Pelo = Perché negarlo. Voi piuttosto sembrate un cappone! Avete razzolato bene nei letamai dei nostri vicini?
Cima [riso conciliante] = A dire il vero, ti vedo bell’e pasciuto.
Pelo = Come gli eunuchi dei sultani! Non è che ... [guardando ostentatamente verso il pube di R.]
Cima = Dopo un anno che non ci si vede, vi complimentate così? Tieni, bevi: vediamo se ti s’addolcisce la ingua! E tu, Roxio, porti o non porti buone nuove? La guerra è finita; io di un po’ di pace ora ne ho proprio bisogno.
Pelo = Se l’ha offerto a te, veleno non è. Alla salute! Lo bevo sì, perché anche l’acqua ci hano fatto mancare, i maledetti! Tutti, tutti che vadano all’inferno, ma prima gli venga la lebbra, il colera, la dissenteria, ... [beve]
Cima = Tu non c’eri né quando sono arrivati i genovesi a saccheggiare né quando i rialtini hanno liberato, oh se l’hanno liberata da quel poco che restava la città!
Pelo = Il nostro cappone in che stabbio giaceva, eh?
Cima = È stato qui fino alla resa, non ricordi? Ma se ci siamo visti nell’inverno!
Rox. = Lasciala dire, fa boccacia e sputa perch’ha la lingua di biscia.
Pelo = Se così la pensi ...allora: ben tornato, cavalier di topa e stoppia! [s’inchina, poi lancia la tazza a C. e rientra]
Scena III
(detti + avv.4)
Cima = Ma che vi è preso a voi due, si può sapere?
Rox. = Dammi qua che te lo riempio; te l’ha bevuto tutto quella bal...
Cima = Ah, Roxio!? Che è? T’ha morso la tarantola e l’aspide e il varagno tutt’insieme? La Pelo non si merita tutto questo!
Rox. = È che ...[versando] che (...)
Avv.4 [uscendo dall’edificio] = Salve; bentornato! Vi trovo bene e ... in ottima predisposizione!
Rox. [porgendo la propria tazza] = Il mio saluto ti sia come questo vino!
Avv.4 = Sia il benvenuto. [beve] Di passaggio o ... desideroso di condividere la miseria della ricostruzione? Avete già visto ... ?
Rox. = La terra che han fatto sparire qui a ponente? Ma che gli serve? Isolare ancor di più la città ... Che poi: fin qui non erano arrivati i patavini!
Cima = Qui la terra l’han fatta sparire in laguna, ma mi dicono che non lasciano ritornare alla marina gli abitanti, e han distrutto quel poco ch’era rimasto in piedi.
Rox. = Che storia è questa? E perché poi?
Avv.4 = Per la sicurezza della città ... così proclamano.
Rox. = Un assurdità! O per davvero si teme ... Ch’io sappia i Carraresi stanno combattendo per conquistare Treviso, e Genova non scorderà la lezione tanto facilmente per venirle voglia di rifare ...
Cima = Qui non lo si dimenticherà di certo.
Avv.4 = Per i pochi che son rimasti ... Fra i morti ammazzati e quelli scappati prima e quelli che se ne vanno ora ... Lo sapete del bando, no?!
Cima [sarcastico] = Bella pensata! Ci riempiremo di banditi e malfattori come di mosche una cacca di mucca.
Avv.4 = Dicono che c’è un Consiglio dei savi con i caposestriere che visionano i forestieri ...
Cima = E i malfattori cristianamente negano ogni nefandezza presente in loro: absolvis me Domine! Fra’ Godino deve farsi delle gran risate nella fossa.
Rox. = Se chiedono maestri d’arte, non è difficile metterli alla prova e scoprire chi mente.
Avv.4 = Questo sì; ma quando si ha bisogno di spalatori per il sale, mi dirai se un maestro artigiano s’adatta al lavoro e al ... salario.
Rox. = Mancan lavoranti per le saline? Questa sì ch’è da non crederci!
Cima = Non loro solamente, ché mancano gli affittuari e i provveditori. I soldi per ricominciare.
Avv.4 = In un anno s’è perso tutto. Le mareggiate ... la pioggia ...
Rox. [risata beffarda] = Così ho perso il mio commercio del sale! Bona, beviamoci sopra.
Avv.4 = Di sale ce n’è, ma tutto ammassato ... Buono per salare il pesce (...)
Cima = e i cadaveri ... da mandare a casa loro.
Rox.= Pagando gabella, nevvero?
Cima = Ai rialtini, non a noi. Ci trattano come se causa della guerra fossimo stati noi; come se Chiozza non avesse resistito ai Genovesi e non avesse pagato già troppo in vite ed averi.
Avv.4 = Per gli abitanti della Marina è ancora peggio!
Rox. = Clugia minor? Perché?
Avv.4 = È stata proibita ogni costruzione (...)
Cima = Anzi, come ti dicevo, hanno raso al suolo quel poco che restava in piedi e nessuno vi può andare ad abitare.
Avv.4 = Nemmeno quelli che vi abitavano prima della guerra vi può far ritorno; e così molti se ne vanno: che attività potrebbero svolgere qui? Addio orti e cantieri.
Rox. = E il ponte ...?
Avv.4 = Mezzo distrutto era ... Scomparso. Definitivamente un’sola.
Cima = Più che isola, isolati. Serenissima imperantibis grazia Dei, direbbe (...)
Scena III
(detti + Mangranda & forestiero)
Mang. = Mi venisse il cimurro se quello non è il Roxio!
Rox. = Dei gratia, come stava dicendo or ora il nostro dotto Cima!
Mang. = Vedi un po’ che vesti! Devo chiamarvi ser Roxio?
Rox. = Se vuoi assaggiare il mio vino di Manduria, sarebbe opportuna ... una riverenza almeno.
Mang. = Vediamo se ti si mette in sale come un genovese! [al forestiero] Che ti scappelli a fare?! Questo qui è il ladrone che s’è salvato dalla croce!
Cima = Sedete, vado a vedere che c’è da servirvi.[va]
Scena IV
(M., R., A4., F.)
Avv.4 = Forestiero, eh?
Mang. = Errata! È già da una settimana che s’ingozza di pesce e d’acquasanta che possiamo considerarlo dei nostri.
Rox. = E allora ben venuto nella fratellanza, e a te il primo calice!
Avv.4 = Artista? Di quale fraglia?
Forestiero = Pedrero costruttore.
Mang. = Ce bisogno di un bel mucchio dimuratori per mettere in sesto la città. E vediamo se si dà una sistemata anche all’antro cadente qui di Cima.
Avv.4 = E come va a pagare ché non ci son avventori? Che dico: non c’è di che dar da bere ai cristiani!
Rox. = Ecce homo! Son qui per questo: tornare al commercio!
Mang. = Quel di prima o ... onesto? Tu porti la merce a prezzo ehm scontatoe tua moglie la vende a ... La Pelo dov’è? L’hai già vista? Che è?!
Rox. = Lascia perdere.
Avv.4 = Cose d’innamoràti ...
Rox. = Stai nel tuo seminato e non t’impicciare!
Mang. = Eh, che è!? Che fu? Non mi dire ...
Rox. = Che ti devo dire? Bevi; e sentiamo che ha da raccontarci questo forestiero. Da dove vieni? Lontano da (...)
Scena V
(detti + Cima)
Cima: Eccoci qua! Idromiele tenuto in serbo per gli amici. Ancora un respiro d’angelo e i peoci sono pronti!
Rox. = Peoci?! È dall’inizio della guerra che non ne mangio! Ave Maria!
Cima = Sei fortunato perché sapevo che Mangranda sarebbe venuto qui a desinare, quindi abbiamo preparato ... il meglio che s’è riusciti a trovare.
Rox. = E ostriche? E i gamberetti, quelli trasparenti!?
Mang = Te li vai a pescare tu, visto che sei bello in forze. Ti sporcherai un po’ le mani, ma ...
Avv.4 = Difficile è trovare una barca: o le han distrutte o se le son portate via. C’è stata una fuga gli ultimi giorni! Anche un truogolo sembrava utile a scappare sull’acqua.
Cima = Se ne son viste delle belle. Quagli zotici sbracciarsi e affogare come cani. Sì, però, chi si immaginava che poi i nostri liberatori , i nostri fratelli, rubassere quel niente che c’era rimasto?
Mang. = Consuetudini di guerra. E un risparmio per chi assolda milizia mercenaria: quel che arraffi è la tua paga, soldato!
For. = Qui vi va anche bene poiché questo non è un luogo di passaggio, ma se voi abitaste in pianura, nei pressi di un quadrivia, avreste ladri e saccheggiatore di tutti gli eserciti in casa ad ogni stagione.
Cima = Oh, ecco la cornucopia per la mensa dei messeri!
Scena VI
(detti + Pelo)
Pelo [reggendo un bacile] = Mi son quasi saziata del solo profumo!
Mang. [ironico] = Senza assaggiare nulla, neh, in fede!
Avv.4 = Ecco i peoci, con cipolla e ...
Pelo = Pere, lardo tritato e aglio dolce. Vi porto il pane di segala. [esce]
Rox. = La nuova cameriera? Non ci avrei creduto ...
Cima = No, no: è la cuoca. Ottima; assaggiate e ditemi.
Rox. = Mi sa che ho perso l’appetito.
Mang. = Ma non essere ebete!
Rox. = Non mi fido di una mezza strega e di una mezza ...
Pelo [rientrata] = Mezza ...? [pone un tagliere con una pagnotta, un coltello e alcune ciotole di legno sul tavolo]
Mang. = Ninfa dei campi in fiore.
Pelo = E in mezzo ai campi in fiore non è che vo a incontrare rospi, serpenti e cani rognosi?
Mang. = Questo non lo so.
Pelo = Già ne vedo uno qui. [prende il largo coltello]
Cima = Quale ciotole, se vi servono dei recipienti.
Mang. = Di segala, eh?! Non vorrei grugnire di poi averlo mangiato.
Pelo = Qualcuno lo preferirebbe di ghiande, visto che porco è.
Avv.4 = A chi ti riferisci, Pelo?
Pelo = All’eunuco deflorato che mi sta di fronte.[indica R. col coltello]
Cima = O Pelo, che è adesso?
Pelo = Già glieli hanno tagliati, che posso mai fargli io ora?
Rox. = Chi credi di minacciare con quel coltello? Vediamo se almeno il pane lo sai tagliare.
Pelo = Condendolo con una tua orecchia; o la punta del tuo tubero di naso.
Rox. [ridacchia] = Ma che cosa vuoi fare!
Pelo = Strapparti il cuore, che fors’è di pietra. O aprirti la pancia e farci uscire le budella. [R. continua a ridacchiare]
Mang. = Se fossi in te, Roxio, mi terrei in gardia. Ne ha già sbudellati parecchi, credimi. Benché le sia più consono il quadrello e di più facile uso.
Rox. = Che cosa vuoi dire: che sa uccidere?
Cima = Messeri! Pelo!
Mang. = Perché non lo accerti direttamente?
Rox. = Perché no? Così farò giustizia, anche se invano. Con queste mie mani nude ti schianterò. [si alza dalla panca]
Avv.4 = Giustizia? Di che? Perché? Mangranda: che storia è questa.
Mang. = Cose loro, suppongo. È parecchio che non vedo il Roxio. Ma la Pelo ... Che può essere (...)
Rox. [colpo di taglio al braccio] = Agh. Cagna! [indietreggia]
Mang. [alzandosi] = Per tutti i diavoli, satanassi e balzebù dell’Inferno: volete smetterla?! Qui i peoci si raffreddano e il brodetto si rapprende.
Pelo = Messere qui non ha appetito, nevvero? [gli dà una piattonata all’omero, R. le afferra il braccio e i due finiscono a terra; intervengono tutti meno F.]
Mang. [rialzondo R. ma tenendolo fermo] = Mi vuoi spiegare ...!?
Rox. = È presto detto: quella bagascia se l’è fatta con i genovesi, con quei bastardi di mercenari!
Avv.4 = Se anche fosse, uno deve pur vivere. Ma non fu.
Cima = Ma chi ti ha messo in teste ‘ste fandonie? Dove le hai sentite?
Mang. = O Roxio, gli scoppi delle bombarde t’han dato al cervello? E poi, sono affari suoi di lei; tu che c’entri? Il panettiere fa il pane, il salinero il sale, il ladro ruba, il taverniere ... anche! [ridono, meno R.]
Cima = Così ...? A me mi pare che ...
Avv.4 = Ma v’eravate promessi qualcosa?
Mang. = Gelosia. Sì, gelosia della più chiara e limpida. Io mangio, e poi se ne parla. Tu stai buono qui, e lei, madonna un po’ più in là. Benedici signore questa mensa etcetera; amen. [mangiano]
Avv.4 = Ti piace? Intingi il pane, dai.
For. = Saporito; gustoso! [silenzio: si mangia]
Cima = Non può essere solo fame la vostra ghiottoneria!
Mang. = Complimenti alla cuoca!
Pelo = Grazie; Però manca un elemento perché la mensa sia perfetta.
Avv.4 = Che può essere? Già ci fu promessa la farinata d’avena!
Mang. = Ah, sì, lo so, me l’hai già ... sospirato. [occhiata ironica a R.] No? Oh, certo! ... Le lagne strimpellate del chierico vafgante!
Cima = Ah, Clery ... Però madonna Pelo sa cantare deliziosamente, ben lo sapete.
Avv.4 = Una melodia sola, dai, Pelo! Fai sentire al forestiero come ...
Mang. = E vediamo se qualche mal-umorato si svuota del fiele. Vai, Pelo!
Pelo = Ma no, così da sola.
Avv.4 = Tu incomincia che noi ti veniamo dietro.
For. = Ehi, scusate, sentite: posso accompagnare con il mio flagioletto.
Cima = Certo!
Mang. = E che è? Dove ce l’hai?
For. [estrae dalla sua bisaccia il corto flauto e suona una scala con brio] = Ecco!
Pelo [dopo che le esclamazioni si son quietate] = “O Fortuna ...”
Scena VII
(detti + una famiglia > 2 adulti, 3 bambini > con “bagagli”)
Bambino 1 [forte accento dialettale del “contado”] = Suonano e cantano! Vienite, venite a vedere.
[entrati il sipario si chiude]
São Paulo, 15 marzo 2013.
G.V.
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