
La mia terapeuta. Ho avuto alcune sessioni molto ntense, la prima é stata un misto di pena, paura, sollievo;il bisogno di sentirsi con qualcuno, di far affidamento su qualcuno, i aver fiducia e abbanonarsi a quel qualcuno.
Terapia mente-corpo; nel mio caso nulla di anomalo ovvero da "chiarire", ero stato operato per una peritonite un otto mesi prima, quindi ho una bella cicatrice verticale dall'ombelico al pube, dove hanno inciso, e due bottoncini dove passavano i ubicini dell sonde di drenaggio (per due settimane).
L'intervento terapeutico, nel mio caso, é avvenuto per rimuovere il ricordo del terrore che ancora era presente nella carne in crrispondenza del tagli. Il solo sfioramento dell'adome mi faceva susltare, anzi la semplice imposizione delle mani (esiste un flusso di energia, e la tecnica di massaggio-senza-contatto del Reiki é basata su questo); ma non era dolore, bensí ricordo del dolore, direi puro panico.
Ricordarsi sempre di controllare il flusso del respiro che dev'essere profondo, lungo - piú é veloce e corto, meno ci si rilassa, ma é come pompare per far scoppiare un palloncino.
Di grande aiuto psicologico a superare lo stato di dolorosa paura é stato il sentire la forte schiena dura di muscoli della terapeuta che m'ha fatto deviare il pensiero dal mio molle ventre indifeso e ferito.
Penso sí d'aver rivissuto l'operazione, della quale non ho alcun ricordo perché m'hanno fatto andare nel mondo dei sogni e quando mi son svegliato non ho avuto nessuna rogna postoperatora.
La terapeuta m'ha dato alcune piccolissime palline omeopatiche da mettere sotto la lingua e una pietra simicircolare verde da stringere nel pugno, per aiutare un dolce ritorno alla normalitá.
In gamba, la mia terapeuta body & mind !