venerdì 9 luglio 2021

I 3 porcellini - raccontato.

 

Giancarlo Varagnolo

I 3 porcellini.

Note preliminari: il narratore ha ridotta sia la gestualità che l'uso della voce (se non il volume) ed è in piedi sempre all'interno del suo metroquadrato.

Nota grafica: tra parentesi indicazioni fisiche-temporali e, virgolettate, voci del pubblico; il doppio trattino – una pausa più lunga del punto.


Al lupo! – Al lupo! – Al lupo! E' qui, gente, ragazzimammebambini genitori e e tutti gli altri – Aiuto! Al lupo! E sì: perché l'hanno visto arrivar qui, qui da lì, lì che non è ancor qui (solo accenni con la testa), ma – sta arrivando! – Heilà! Fratellifratellinifratelloni – Erano tre, tre porcellini che vivevano inssieme lì nei campi. Uno si chiamava .. si chiamava .. E l'altro? L'altro si chiamava … E quell'altro, il terzo .. (prima stende police,indice e medio, poi ripete con indice medio e anulare, 2vv) Hanno importanza i nomi? (se interviene qualcuno ora o dopo, si prende la palla al balzo) Beh, sì, diciamo di sì altrimenti … Perché uno chiamo questo e quello chiama quall'altro e un nome ci vuole. Ecco: Romolo e Remo! Ohi, son due! Ehm, ecco: Pippo Pertica e Palla. (questo se si riesce a dirlo prima dei suggerimenti del pubblico che vanno raccolti e mediati). Bom, Che si fa? Che si fa? Scappare mi sa … Ma il terzo fratello non vuole: ferma gli altri due e suggerisce … Suggerisce di costruire una casa a prova di lupo! Sì, sì: una casa a p roca di lupo. E uno dice: Vado a raccogliere foglie! E l'altro: vado a raccogliere rami secchi! E il terzo: Macché, macchémacché! Qui ci vuol del bel mattone rosso, rosso mattone, che resta alla pioggia, al vento, e al lupo! – E gli altri due a lagnarsi, ma a lagnarsi trovando mille scuse e cento pregi delle loro case. Perché uno la voleva di foglie e rametti come gli uccelletti: le foglie eran lì attorno e pesavano poco, i rametti eran facile da mettere insieme … L'altro invece voleva peglia e vieno e rami ramacci un po' più robustacci di quelli del fratello. Vum che corrono … corrono? Si fa per dire, a raccogliere il materiale, mentre il terzo cerca diconvincere l'uno, cerca di convincere l'altro, dice spiega insiste implora, ma – E così le tre casette vengono costruite. La prima in un giorno e sembrava un albero di Natale capovolto, ma di quelli secchi che si trovano vicino ai bidoni dell'immondizia a fine gennaio. La secondo, dopo ben tre giorni tre, che sembrava un covone di fieno, ma piccolo piccolo con un portoncino ch'era il fondo di legno d'una cassetta della frutta. Al lupo! Al lupo! Si sente gridare. Al lupo, il lupo che arriva! Si salvi chi può e pom! Veramente la porta del primo porcellino fra frriuì frusciofruscio che è proprio miserella. Carina assai: con i colori delle foglie secche e i rametti che sembrano bassoriglievi, o altorilievi? Beh, insomma la porta è ben chiusa, si fa per dire perché 'sta casa, che poi è una capannuccia bona solo per ripar dal sole, e il maialino porcellino si sente al sicuro, il meschino. Zaf! Che ti arriva il lupo, non proprio correndo, ma come facendo gioggin, passettini passettini op op op. (si accenna ma senza muovere le gambe; se qualcuno si chiede del 3° fratello si anticipa la spiegazione che vien dopo) Il lupo nella sua corsetta rilassante rilassata aveva già superato la capanna di rametti e fogliame quando – Annusando, che ti annusano le sue lupose narici? Annnusoannusoannuso … Ahà! Porcellino porcellino sei nascosto qui vicino. Fatti un po' vedere o o fammici un poco pensare. Mi sa che , qui, sotto, devi stare! – E il lupo gira di qua e gira di là intorno alla capannuccia così caruccia ma non proprio soliduccia. – Fammi entrare, va', che non ho voglia di sudare: mi fa un baffo questa qua se mi punge vaghezza di entrare. E il porcellino zitto. E il lupo ripete, e il porcellio zitto e il lupo ripete e il … Ahò? Che mi son stufato! Io voglio lo stufato o l'arrosto o il brasato o quel che è. Vamos là: conto fino a tre! E che fa il lupo? Ecco proprio: si riempie ben bene i polmoni d'aria pura dei campi e – (solo movimento delle braccia verso l'alto) vuhom! La casa non c'è più. – Fortuna, fortuna che la ventata ciclonica e anticiclonica del lupo, che s'era anche un pocomoltotanto im-pol-luz-zen-ti-ta uhà! (accenno di mandar via la puzza dal naso) – Dicevo che 'sta ventata soffiata uraganata lupesca aveva fatto sì volar via tutto, e di più: il porcellino aveva preso il volo, e quando prese terra dopo questa bella spinta d'avvio, corse e corse e corse corse fin ad arrivare alla casa del fratello namber ciù (mostra le dita a V). Figurarsi il lupo che aveva trovato lì sul posto dove c'era prima le foglie fatte a capanna, delle pannacchie mezze mangiucchiate e una bottiglia per fortuna mezza piena, lui però ha detto MezzaVuotaMannaggia!, di blib! Niente pubblicità, e s'è arrabbiato ma arrabbiato che sembrava bip! Niente nomi! Inzomma non za coza farre se non … bersi la bittiglietta mezza piene e mezza vuota. Tanto aveva visto la direzione prese dal porcello e l'avrebbe raggiunto e scovato di poi facendo affidamento al suo fiuto. (alza la testa sia come per bere che per fiutare) Intanto il porcellino fuggitivo era arrivato alla casa covone di grano del fratello, e aveva bussato, tre volte perché era diffidente il fratello porcello dentro casa, e poi gli aveva raccontato tutto, tutto? Del ciclone del fiatone del lupone ma con tante esclamazioni e lacrimani e singulti e tutta quella roba lì di uno che ha preso uno spavento super extralarge. Non temere, lo consolava Porcellino II, qui sei, siamo, saremo al sicuro. E gli diede da bere del brodo di bietole cotte ai fiori di zucca. E, e il lupo arrivò. Ed anche questa volta lo salvo il suo fiuto sopraffino perché non immaginava che quell specie di covone di fiene fosse una casa e nascondesse non uno ma bensì due, siore e siori, porcellini! E il lupo fu arcicontento perché così aveva e pranzo e cena e prima colazione. Nemmeno chiese che gli aprissero. Paglia e fieno? Ma con un soffio butto giù tutto come quell'altra là. Oddio, la buttò giù non proprio tutta e gli ci vollero tre tentativi, ma lihopresilihopresilihopresi! Paciuff! Il resto del fieno gli cade in testa non appena entrato dentro la casupola cosicché clòppeteclòppeteclòppete i due fratelini porcellini corrono come delfini – delfini porcellini: per la rima. Va bene, insomma trottano zampettano piroettano tatan! E arrivano … arrivano – Eh sì ciò: se è la fiaba dei tre porcellini, ecco che corrono dal terzo, quello che voleva farsi una casa casa e non una capanno o una roba così da spiaggia. E, e si è ben costruito uno una casa, piccina, giusta per i suoi bisogni, anche perché era scapolo come i suoi fratelli e loro avevano detto che mi no! Neanche mi .. Una casa di mattoni, quei bei rossi tutti pieni non forati, mattoni proprio di matton. E gli scuri de leglo, e la porta de legno con il catenaccio, e tutto l'arredo: proprio carina. – Ah, stavo per dimenticarmi il caminetto! Adesso non si usa più. Quello col foghero, quello della Befana e di Babbo Natale. Quello che piì che tirare il fumo su lo manda giù come quel caffè blib! No publicitì. Insommainsomma, quasi come la casa della nonna di Cappuccetto Rosso, e un settimo di quella dei 7 nani, eh! E poiché erano in due a parlare, a gridare, ad affannarsi, a frignare, a a piangere, questo povero terzo fratello non capiva proprio che cosa dicessero e come mai erano così tremanti e sudati per la corsa. Il lupoillulupopolupo. Il lupo. Finalmente capì e per calmarli mise sul fuoco una pentola di rape, torsoli di cavolo, patate e altri ortaggi e affini e ecologici. E arriva il lupo. E guarda la casa, è proprio una casa di mattoni, con porte e finestre e imposte e il camino e … Il lupo si riempie anche i polmoni d'aria per soffiare, anche da una bella soffiatona luuuunngaaa, ma … dlin dlin dlildlìinn! Solamente la campanellina che era appesa al lato della porta si sposta suonando. E fuori il lupo si arrabbia e dentro la paura prende i due porcellini corridori mentre il terzo calmo calmo dà una mescolatina nel pentolone. (movimento della testa circolare per “mescolare” e poi si alza seguendo il vapore-fumo) Vedendo il fumo uscire dal camino sul tetto della casa il lupo gli vien da ridere, non proprio un ridere ridere ma un ridere con la bocca storta (appena accennato). E va. Non sul tetto ma in cerca di una scala. E cerca-e-trova-la-scala-e-se-lamette-in spalla-e ritorna-allacasa-dei-3-porcellini-e- appoggia-la-scala-e sale, e uno e due e tre piolo. (il ritmo è veloce,poi diviene lento ché il lupo ha il fiatone). – Arrivastaarrivandoeccochevieneeccochesale le scale! Mi sa che manca il sale, dice il terzo porcellino, ma non credo che il signor lupo si lagnerà. E' qua! E' là! Sul teeetto. Urlano gli altri due. E il terzo li prende per i codini e li tira li tira lontani dal focolare dal fuoco e dal pentolone perché … (alcune brevi soffiatine) Dai dai che prima bolle e meglio è! Fa il porcellino-padrone-di casa. Non lo vedo più! Piagnucola un porcellino-ino. E l'altro: Povero me povero te povero lui poveri noi poveri poveri voi poveri! Sssss. (l'indice teso talla bocca va verso l'alto e poi verso la parete, volume voce in diminuendo) Ss ss ssh. – E' là! E' nel muro? E' nel camino!! Splaahh! E-qualcosa-infatti-cade-giù-dal-camino-e-va-a-finire dentro la pontola! No si no, acqua di qua brodo di là urla di su, in allontanamento. – Guardate come corre! Chi-dove? Dov'è? Il lupo. Il lupo? Il lupo! E Lupo-sedere-ustionato sta rinfrescandosi con erba e foglie e … e? Uva? Uva, perché è capitato in un vigneto ed è tempo di vendemmia e i grappoli son grossi, le uve mature. Eh che non son mica una volpe io: ché ci arrivo lassù e vi piglio e vi mangio acinini miei succosi! E con un primo bel grappolo verduzzo fra le zampe dice, anzi no, pensa poiché la bocca piena di acini è: “Meglio un'uuva oggi che una gallinella domani.” E in piedi se ne sta, per ovvi motivi, mentre i tre porcellini, seduti felici e cintenti a mangiar rape e pannocchie e quel che c'è nella casa rimasta in pie'. The End. – Or però fatemi accomodare, ché se qualcun altro vuol raccontare io e tutti noi qui ne abbiam piacere, però un poco àhie!(mima 2” mal di schiena) fatemi sedere.

Clugia minor, luglio 2021.

gv


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