Giancarlo Varagnolo
Bronse

con 5 popolane
e 1 frate .
[3
donne sedute « nel fondo », 2 con tombolo 1 facendo una rete e seduta
di fianco ; avanti un 6 m. Il frate volto verso 2 donne, a un paio di
metri da lui, mezze-inginocchiate: una gamba piegata su una sedia bassa]
Frate [mani levate]:
Chi, chi non rimane in Me, viene gettato via, via come un ramo e lasciato
seccare; poi verrà raccolto sol per essere buttato nel fuoco e bruciato.
2 donne [sono girate una
verso l’altra come se chiacchierassero].
Fra: Taci, e lascia muover il
pianto che giusto verrà dietro ai vostri danni. Ahi anime ingannate e fatte
empie / che da sì fatto ben torcete i cuori, / drizzando in vanità le vostre
tempie! [vedendo le 2 donne disattente] Le donne, in tutte le sante
chiese, le donne stiano zitte; non le
è permesso parlare ma stare sottomesse come ordina la Legge. [si muove verso le
donne che si spostano con la sedia di lato –lasciando così il passaggio per l’uscita di
F.] Se però vogliono apprendere alcuna cosa, interroghino
in casa i loro mariti, perché è
vergognoso per una donna parlare in chiesa. Amen.
[modulato-gregoriano; passa fra le 2 donne che rispondono brevi, va]
1: Ciapa su! Astu
sentio?
2: E cossa avemiu
fato po’?! I la ga su co nualtre done, altroché!
1: Vara che la
disgrassià che i ha brusà l’altro zorno ... La cognossevistu?
2: Sì, de vista.
Ciò, che no i me senta! Andemo, va. [si muovono verso le 3 donne sedute,
portandosi le sedie; confidenziale] La gera un poco mata, ma
gnanche brusarla cossì come una sardela.
1: E no podevela
stare queta quando che i la ga interrogaa! L’ha fatto de chei matessi ... Ghe
gèristu in piassa a vèdare el processo?
2: Ma tazi che su
rivà poprio in ultima.
1: Se la steva
sita ... o, meggio, se la ghe deva razon .... Co mio mario fasso sempre cossì,
ghe digo sempre che ga razon elo e dopo, dopo fasso i cassi mii!
2: Sssst, che no
te senta el prete!
1: Anca elo fa i
mhm soi! Ciò, sastu che i m’ha dito che (...) ? [quasi arrivate alle 3 sedute]
2: Bondì, comari!
Che tavanàe che se’ co sti lavorieri!
1 [ridanciana]:
Ghe sa ingropà perfina la lengua.
3: Da dove saltè
fora? Me parè do ...
4: Stai ‘tenta a
le to mage! Eh, comari, co tutti sti somovimenti ... “Chi ha tempo, non aspeti
tempo!”, però come se fa ...
5: Eh sì, un bel
puoco de maretta co ‘sti processi, ‘ste strighe, ‘sti fuoghi ...
4: Podevunu non
andare a vèdare?! E cossì semo restae indrio col lavuoro.
3: Però se semo
divertie!
2: Zelo stao belo?
[siedono]
1: Per mi, bisogna
anche avere stomego.
3: Povareta, come
che la sigheva!
4: Brusarla viva!
Ma no se frize gnanca el pesse vivo.
2: Però i
caparossoli, e i gransi ....
5: Eh, vuostu
mètare: a xé un àtimo ne l’acqua che boje. Inveçe col fuogo ...
3: Però, sempre
done i bruze, oh?!
4: Eh, anche
qualche omo, ho sentio.
1: Chissà come che
i spusse!
3: E per cossa hai
da spussare?
2: Se vede che no
ti xé maridà, fia mia! [le 4 ridono]
4: No ti senti to
pare come che ‘l spusse da canin co piove?
5: Xé per questo
che i ghe tage la testa ai omani e amen.
1: Ma percossa ‘sti
onti se la ciape co n’ultre done? No basta che i ne mastrusia, che i voggia essere
servii come fussimo le so s-ciave, e che po se la gode ne le betole co le
trrr...
4: Ssst, che ghé
la fia qua.
5: E le xé done
anche lore, le mugere de tuti.
2: Tasi che ghe xé
lore, che cossì almanco mio mario me lasse in paze.
1: Oh, ben! Però
prova a farlo ti: i te cope cassandote drio piere, come che ha spiegà el prete
ne la orassion.
5: A mi me
bastarave un poco pì de respiro, çerte volte me par de èssare poprio una galina
in caponera.
3: Oh ben, se no
ghe fusse i omeni ...
1-2-4-5: Sarave
mejo; mondo mejo!
4: Vàraghene qua
uno. [si sta avvicinando, “assorto ma sbirciante”, il frate]
2: No fèmose criare
drio ancora!
1: Eh sì, co ‘sti
tempi che va via nessuna dona xé tranquila.
3: Male no fare,
paura no avere.
4: Xé loro che
dise cossa che xé ben e cossa che xé male.
5: I me fa ‘na
rabia ...
Fra: Dominus vobiscum!
1-2-3-4-5 [in diverse tonalità
e farfugliamenti]: Etcut spiritut tutù o.
Fra: Orat et laborat! [1 e 2 fingono di
pregare in silenzio, cercando furtivamente i rosari]
4: Tempi duri,
padre.
5: E caldi; con
tuti ‘sti fuoghi in te le piasse ...
3: Poverete,
brusae ...
Fra: Le vie del Signore sono infinite.
3: Però ... a mi
m’ha fato impression.
Fra: Vedi?! Castigando esemplarmente i
malvagi, i savi riflettono, e s’astengono dal male.
2: Ma che male
ghavevele fato che le do che xé stae condanae e bruzae? No le aveva robà, né
copà, né giurà el falso, né (...)
Fra: Il falso! Ecco, donna, tu l’hai detto. Il Falso che è il Maligno che è
il Corruttore che è il Ribelle.
3: Ma che la dona:
no la giustava ossi? No la cureva ferìe? Che male fèvela?
Fra: Sono spiriti del Demonio che
realizzano prodigi; la mano di Satana li guida!
5: A sanare i
malai? Gesù el Cristo no dava la vista ai çiechi ... perfin a resusiteva i
morti!
Fra: Ma per Grazia santa del Padre Suo,
non per intervento del Maligno; la Bestia abominevole che trasmette il suo
potere e la sua forza!
2: E perché
proprio a nualtre done? I omeni no ghe piaxe al signor Diavolo?
Fra: Perché debole è la volontà della
donna; misero il suo stato. E già peccò. L’uomo ...
1: Alora no a
conosce mio marìo, chel bon da gnente! Che un cancaro ghe (...)
Fra: La donna sposata sta sottomessa al
marito, e cada un deve portare il proprio fardello. Non semini diffamazione fra
la gente chi osserva la Legge del Signore nostro.
4: Me pare a mi che la legge vaga un puoco
a tòrsio ...
3: Eh, la legge
... Mi la me fa paura!
Fra: La Legge è buona, ma si tenga conto
che essa Legge non fu fatta per il Giusto, ma per i trasgressori e i ribelli,
per gli impuri e i peccatori, per quelli che oltraggiano il padre e la madre,
per gli assassini, gli infami, i trafficanti di uomini, i bugiardi, gli
spergiuri e tutto ciò che si oppone alla Dottrina e al Vangelo glorioso di Dio
benedetto.
5: Cossa c’entremo
nualtre done? Xé sempre i omeni che fa, disfà, robe e brighe e ...
2: Se imbriaghe ne
le ostarie e che fa comerci co done poco oneste!
3: Ecche parole che
i dize!
4: Fia mia, ma
ascoltistu? Mariasantissimavergine, protegi ‘sta inoçente!
1: Faghe dare ‘na
benedìa qua dal Padre, dato che a ghe xé.
Fra: La lussuria della donna è
perniciosa e tale da indurre gli uomini ad atti abominevoli di incontinenza sessuale.
La terra sta contaminata, la serpe (...)
5: Figurate se no
a ne ciape su nualtre done!
2: A xé che a va
...
3: Ma gavemo
serpenti per Ciosa via?
2: A l’avarà su
coi bisati ...
1: Padre benedeto,
una benedission, no una predica! Semo za stae prima.
Fra: La grazia stia con tutti quelli che
amano nostro Signore Gesù Cristo con amor inalterabile ed eterno. Amen. Nella
mia opinione, questa giovine sarà più felice se resterà come sta: chi sposa la
figlia fa bene, ma chi non la sposa fa meglio.
4: Come saràve?
3: Cossa dìselo?!
Fra: La donna che non si sposa si prende
cura delle cose del Signore Iddio, ed essere santa nel corpo e nello spirito;
invece la sposata si preoccupa delle cose del mondo compiacendo il marito. Dico
questo per il vostro bene, e per insegnarvi ciò che meglio conviene.
3:
Mariaverginebenedeta! Cossa dizeu, mare?
4: Vedaremo,
vedaremo te digo.
2: Ciò, ma se
nessun se maride ...?
Fra: Nessuno mai detestò la propria
carne, al contrario, ognuno la alimenta e la tratta come fa Cristo con la sua
Chiesa. Per questo, l’uomo lascierà padre e madre e si unirà a sua moglie, e i
due costituiranno una sola carne.
1: Alora femo ben
a maridarse?
3: Ma tutta ‘sta
carne: dove zela?
5: Mi su de
digiuno e astinensa ... da un tóco.
4: Però xé sempre
l’omo ...
Fra: La donna inebriò gli abitanti della
terra con il vino della lussuria. Mangiò il frutto dell’albero proibito, le si
aprirono gli occhi e vide, vide che erano nudi.
3: De chi pàrlelo?
2: De Adamo e Eva.
1: Ma Adamo no
podeva dirghe a (...)
Fra: Le donne non si arroghino autorità
sopra l’uomo, ma rimangano silenti poiché il primo ad essere creato fu Adamo e
poi Eva; e non fu l’uomo che si lasciò raggirare, bensì la donna che,
ingannata, ebbe la colpa della trasgressione.
5: Ma elo no a
podeva ...? Se xé l’omo che comande,
tiò, mi no so!
Fra: Contuttociò, nell’infinita bontà
del Creatore, ella potrà essere salva, e così voi donne tutte, compiendo il
vostro dovere di dare alla luce figli, sempre continuando con modestia nella
fede, nella carità, nella santa ...
1: Onsinòe i ne
bruze?!
3: Ma mògiu da
maridare o no, mare? Fasso ben o fasso una pataffia?
4: Ascolta cossa
che dize el padre qua.
Fra: Non tutti comprendono il
significato della Parola, ma solamente quelli a cui fu dato. Chi può capire,
intenda.
1: Mi ho capio che
...
5: Me pare anca mi
d’aver capio ...
3: Mi me
maridarave, saveu!
2: Astu capio
cossì?
4: I fa deventare
mata una mare, i fa.
Fra: Mi fu data una spina nella carne,
un angelo di Satana che mi percuotesse e [leva le braccia al cielo]
libera nos a malo, Domine!
2: A xé ‘nda de
novo via coi soi.
1: No a xé tanto
diferente da la striga che elo qua ha fato brusare! Senti come c’ha smanie.
2: No farte
sentire che se no a te dà la colpa a ti ... manutengola del diavolo!
3: Ma mi vuolarave
savere ...
Fra: Chiedi e ti sarà risposto, nella
sapienza del Signore Dio nostro.
3: Ma ... ma me
podarave cappitare anca a me che ... che el Demonio me ... indemonia?
4: Cossa vastu a
pensare, fia mia!
1-2-5: Mariaverginesantissimaimmacolata!
Fra: Chi pecca è del Demonio, perché il
Demonio commise peccato fin dall’inizio.
2: Siben, padre;
ma che pecai avevela fato quela che xé sta ... condanà? Mi no ghe gero al
processo, salo.
Fra: Superbia, Il grande peccato del Maligno.
5: Soberba? Ma
gerela soberba?
2: A mi no me
pareva; ma la conossevo puoco puoco, savè.
1: Ma ghe xé tanti
de chei omeni che se da’ tante arie che i xé sgionfi come vesighe! Ma nissun xé
mai stao processao né brusao.
5: Ghe tirarave el
colo mi a çerti pavoni e gali rochii!
Fra: Se il tuo cuore s’insuperbisce, tu
dimenticherai il Signore, tuo Dio, e seguirai altri idoli e li servirai. Vi
inorgoglite delle vostre presunzioni, e tutta questa superbia è iniqua ed è
peccato contro la maestà di Dio.
3: Ma ... ma no la
xé sta’ condenà perchè ela e ... e el
Demonio ...?
1: I dize che ...
e la co elo ...[gesto per indicare “incontro”]
4: Done, tazemo!
5: Che sia vero
che , ciò, i ... i ...; ô padre, cossa ne contelo?!
4: Tiò, done: ghe
xé qua un’inocente!
Fra: La Bestia, il Maligno, l’avversario
abominevole del Regno di Dio; tutto il Male da lui viene maxime la concupiscenza della carne.
5: Valà carne! Mi
po’ che ghe ne vedo tanto puoca ...
1: Se tanto me dà
tanto, mio marìo a xé poprio così: una bestia,
un danao! Dopo pare che semo nualtre done che ... che impissemo i fuoghi ... e
che ne bogge!
2 [ironica]:
Fuogo ciama fuogo; pezo per chi che se bruze!
3: A xé el fuogo
dell’inferno: vero, padre?
Fra: Il Demonio, seduttore di quelle
donne, fu scaraventato già in un lago di fuoco e zolfo. Un fuoco che divora, e
i nemici della Legge spariranno come fumo.
4: A senta, padre,
ghe xé qualcossa che se puole fare perché almanco ‘sta fa mia no la cora el
pericolo che ... che el Demonio ... no la ciapa?
5: Eh, me
piasarave savere anca mi.
Fra: Fuggire le occasioni prossime del
peccato. Continenza, modestia, timor di Dio. Non andare a capo scoperto, tenere
gli occhi bassi e obbedienti al marito.
2: No, a me scusa,
ma elo parle così perché no a conose mio marìo. A xé un che co a va all’Inferno
- perché bisogna ca vaga là a scontare i so pecai – no i savarà dove mètalo!
1: Bon de farselo
compare [socio onorario]!
3: Ma xei tuti
così i omeni?
1-2-5: Nooo, i xé
anca pezo!! [ridono]
4: Però chi ciape
su, semo sempre nualtre done.
Fra: L’uomo mangiò il frutto perché
glielo diede la donna ...
2: Gira e rigira,
sempre là andemo: co ‘sta storia del pomo!
5: Un pocao mai
purgao,eh!?
Fra: San Tommaso (...)
3: Quelo del naso?
4: Cossa distu?!
3: No ghe credo se
no ghe meto el naso!
Fra: San Tommaso, quello della Summa
Theologiae, quod femina est mas
occasionatus, cum ad quodilibet aliud opus. [vedendo le donne interdette] Alla donna fu data virtù passiva, per
questo deve stare sotto la potestà del marito e attraverso lui alla Chiesa per
non essere preda del Maligno e cadere in tentazione.
1 [ironica]:
Ben sì, se no ghe fusse lori, ‘sti omeni benedeti, ... poverete nu!
5 [“]: No dirme a mi, vara.
2: Ma alora perché
el Signore n’ha creao?
Fra: Non create, ma plasmate dalla
costola del primouomo. Per aiutarlo, come v’ho appena detto in latino.
3: Ma se semo così
poco brave, no a podeva farne, el Signore, un puoco megio?
1: Se a faseva
tuti omeni ..., eh?
Fra: Anche il santo Tommaso se l’è
chiesto: convenientibus iuvare possit vir
per alium virum quam per mulierem. Ed è per questo che si hanno
confraternite maschili.
5: Lo so mi per
cossa fare.
2: E intanto che
lori omeni i sta insieme, noialtre, povere disgrasiae, semo preda del Diavolo.
No sarà minga colpa nostra, eh?!
1: E col Diavola
n’ha ciapà, inveçe de castigare i nostri marii, i ne processe a nu!
3: E i ne bruse?
Mi no voggio essere brusa! Mi no voggio che el Demonio me tocca!
4: Te trovaremo un
bon omo, santo; anche se quei pi’ santi i se fa frati, vero, padre?
Fra: Come piace al Signore nostro
Domineiddio.
2: Preghemo, che
xé pi’ megio; ch’el Signore ne daga forsa de non ci indurre in tantassione, ma liberarne dal male.
Fra: Così se fa; fe’ le brave, ste’ bone
e preghè, preghè.
1: Nel primo
mistero gaudiose se contempla l’anunciaçion dell’arcangelo Gabriele a Maria.
Pater noster
qui es in (...)
3: E tiò, come se
fa a savère se a xé un anzolo e non un diavolo travestio?
5: Vardondoghe i
pie.
3: Distu? I pie! E
per cossa?
Fra: Perché il Maligno tiene piede
buforcuto; la grande Bestia, il capro! Ma queste son fantasie di donne
assatanate, indemoniate, blasfeme! Egli non ha tre teste,né corna, né coda
nella fronte, né zampe irsute o zoccoli o barba caprina; il sommo Tentatore
avvolge la Terra con il suo tosco manto per accoecare le menti e farle
spergiure!
3: Ô Santa Vergine,
salvane ti!
4: Pare, non a me
scaturìsa così la fia! La spàsime.
2: Un cavro? Mio
marìo iguale spuào! La spussa, po’ ..., pezo!
1: Da serpente a
cavron, bela diferensa, oh?!
5: Ma vara che
noli!
Fra: Preghè, done, preghè; che la
Grassia del Signore scenda su di voi et
permagna semper, amen[modulato; benedice].
4: Sì, sì,
preghemo, done.
3: Che susti,
mare!
5: No stare a
basilàre! El male che se conte a xé sempre manco de quelo che se incontre.
2: Minga vero!
Fra: Mi vago, done; la paçe sia con
vobis ... [va]
1-2-3-4-5 [toni diversi]: e
co ‘l tuo espirito [&] e cos piritutu o.
5: Che noli! Aveu
sentìo?
3: Ô mare, ma
anche ai omeni el Diavolo a ghe se mostre come una cavra?
4: Cossa vostu che
sàpia mi, fia!
2: Me sa de sì:
sìmile col so sìmile! [risata generale]
1: Un porco sarìa
pi’ indovinà; cossa diseu?
4: Pensemo a nu,
done; i xé bruti tempi.
5: Preghemo, va,
che xé mègio.
1-2-3: Sì, sì,
preghemo.
1: Nel 1° mistero
[voce sempre
più bassa ffino a svanire, immobilità di tutte e 5].
{canto conclusivo di
un duo o trio che entra ora in scena}
-
se in luogo aperto : un canto
iniziale di “richiamo”-
São Paulo, 14 febbraio 2014.
~Giancarlo
Varagnolo
Nota: Tutte le battute del Frate sono
tratte dalla Bibbia, per lo più dalle Lettere di s. Paolo.
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